tag:blogger.com,1999:blog-88991291021851006872024-02-07T06:16:08.043+01:00::Zucchero e Zenzero::Virginia @ Zucchero e zenzerohttp://www.blogger.com/profile/12362793686076283438noreply@blogger.comBlogger394125tag:blogger.com,1999:blog-8899129102185100687.post-9913949154229475692018-11-22T14:23:00.001+01:002018-11-22T14:23:54.095+01:00Plumcake salato alla zucca con farina di ceci<a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/zuccheroezenzero/44183350990/in/dateposted/" title="Pumpkin quick bread"><img alt="Pumpkin quick bread" height="909" src="https://farm5.staticflickr.com/4832/44183350990_dfe8cd959c_o.jpg" width="600" /></a><script async="" charset="utf-8" src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js"></script><br />
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<div style="text-align: justify;">
Il giorno del Ringraziamento, per molte persone che vivono "da questa parte" dell'oceano, è una festa conosciuta grazie ai film e alle serie tv e caratterizzata da questi ingredienti: l'immancabile tacchino arrosto, una serie infinita di contorni, il <i>gravy</i>, una <i>pie </i>e lo stress causato dalla cucina forzata e d'occasione e/o dai parenti.</div>
<a name='more'></a><br />
<a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/zuccheroezenzero/44183349130/in/photostream/" title="Pumpkin quick bread"><img alt="Pumpkin quick bread" height="900" src="https://farm5.staticflickr.com/4817/44183349130_e8d3a5cc65_o.jpg" width="600" /></a><script async="" charset="utf-8" src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js"></script><br />
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<div style="text-align: justify;">
Al di là delle origini di questa festa, per noi estranee e a tratti discutibili, assisto con piacere ai preparativi. Oggi dalle serie tv siamo passati ad <a href="http://instagram.com/zuccheroezenzero" target="_blank">Instagram </a>che, più o meno approfonditamente, ci spinge ad entrare nelle vite delle persone reali. In questi giorni mi piace sbirciare nelle case degli Americani e buttare un occhio oltre la porta del forno. Immagino il profumo della <i>cranberry sauce</i> che cuoce lentamente e provo a capire se il ripieno della <i>pie </i>è fatto di zucca o <a href="https://zuccheroezenzero.blogspot.com/2017/09/apple-pie.html" target="_blank">di mele</a>. Adoro ascoltare le mie colleghe blogger mentre raccontano il menu che andranno a cucinare e le tradizioni della propria famiglia.</div>
<br />
<a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/zuccheroezenzero/45275105764/in/photostream/" title="Pumpkin quick bread"><img alt="Pumpkin quick bread" height="900" src="https://farm5.staticflickr.com/4820/45275105764_8e1d005731_o.jpg" width="600" /></a><script async="" charset="utf-8" src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js"></script><br />
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<div style="text-align: justify;">
Qualche anno fa mi è capitato di arrivare a New York proprio nel giorno del Ringraziamento, la sera dopo la parata, e ho potuto constatare di persona quanto questa festa sia importante per gli Americani: eccezionalmente tutti i supermercati e gli esercizi commerciali chiudevano prima, i ristoranti proponevano praticamente solo un menu di festa e in strada c'erano solo le foglie cadute dagli alberi. E' stato impressionante vedere la città che per antonomasia non si spegne mai riposarsi per un giorno, e da quella volta è nata in me la curiosità di partecipare ad un vero Thanksgiving americano.</div>
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<a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/zuccheroezenzero/31060306397/in/photostream/" title="Pumpkin quick bread"><img alt="Pumpkin quick bread" height="900" src="https://farm5.staticflickr.com/4804/31060306397_e4e1b4ea55_o.jpg" width="600" /></a><script async="" charset="utf-8" src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js"></script><br />
<br />
<b>La ricetta</b><br />
<div style="text-align: justify;">
Quella di oggi non è una ricetta per il giorno del Ringraziamento, anche se uno degli ingredienti potrebbe trarre in inganno, ma una delle tante possibilità per <a href="https://zuccheroezenzero.blogspot.com/search/label/zucca" target="_blank">cucinare con la zucca</a>. Nonostante il Natale incombente (ogni anno inizia prima, no comment... ), novembre è un mese ottimo per continuare a coccolarsi con la cucina e gli ingredienti dell'autunno, tra cui appunto la zucca.</div>
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<a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/zuccheroezenzero/45087615905/in/photostream/" title="Pumpkin quick bread"><img alt="Pumpkin quick bread" src="https://farm5.staticflickr.com/4810/45087615905_99b1d75956_z.jpg" width="600" /></a><script async="" charset="utf-8" src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js"></script><br />
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<div style="text-align: justify;">
Ho definito questo plumcake "salato" semplicemente in contrapposizione all'aggettivo "dolce" perchè in questa ricetta non sono previsti ne' lo zucchero ne' altri dolcificanti. Mi piace molto questo tipo di plumcake, una via di mezzo tra il salato e il dolce che, a seconda degli ingredienti utilizzati, può scorrere agilmente tra i vari pasti e le varie portate. Se possedete il libro della Chovankova sui cake vi consiglio di dare un occhio alla sezione che sta tra le ricette dolci e quelle salate: è piccolina ma offre tutti gli strumenti per imparare a creare le proprie ricette!</div>
<div style="text-align: justify;">
Tornando al nostro plumcake: la zucca è un ingrediente <i>passepartout</i> e sta bene sia nel dolce che nel salato, per cui anche questo cake può essere accompagnato sia con formaggi o salumi sia con una confettura a vostro piacimento (o, perchè no, tutto insieme ;-) ). </div>
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<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">Prima di passare alla ricetta...</span> </div>
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Ti chiedo un piccolo favore!</div>
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<fieldset style="background: #ffffff; border: 1px dashed #ffbdcc; padding: 15px; width: 570px;">
<b>Plumcake salato alla zucca con farina di ceci</b><br />
<i>Ingredienti </i>(per uno stampo da plumcake 20x10 cm)<br />
<ul>
<li>150 g di farina 00</li>
<li>50 g di farina integrale</li>
<li>50 g di farina di ceci</li>
<li>2 cucchiaini di cremor tartaro</li>
<li>1/2 cucchiaino di bicarbonato di sodio</li>
<li>200 g di zucca cotta in forno</li>
<li>125 g latte </li>
<li>2 uova</li>
<li>3 cucchiai di olio evo </li>
<li>sale</li>
<li>semi di zucca</li>
</ul>
<br />
<i>Procedimento</i>:<br />
<div style="text-align: justify;">
Accendere il forno a 180°C e rivestire uno stampo da plumcake con carta da forno. In una ciotola mescolare le farine con il cremor tartaro, il bicarbonato e una presa di sale. In una seconda ciotola mescolare la zucca, ridotta in purea insieme a una parte di latte, con le uova e l'olio. Unire il latte rimanente e le polveri e mescolare fino a far sparire le tracce di farina. Versare l'impasto nello stampo, livellarlo e cospargerlo di semi di zucca. Cuocere il plumcake per circa un'ora o finchè uno stuzzicadenti inserito al centro non esce pulito. Sfornare il plumcake e appena possibile estrarlo dallo stampo per farlo raffreddare completamente. Il plumcake si conserva per diversi giorni in frigorifero oppure, tagliato e confezionato a fette, in freezer.</div>
</fieldset>
<br />
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<span style="font-size: large;"> Ti è piaciuta questa ricetta? </span> <br />
Fammelo sapere nei commenti! E se decidi di prepararla, per farmi vedere come è venuta usa l’hashtag #zuccheroezenzero!Virginia @ Zucchero e zenzerohttp://www.blogger.com/profile/12362793686076283438noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8899129102185100687.post-56062046065436826632018-11-09T14:37:00.000+01:002018-11-09T15:13:42.478+01:00Curry indiano di gamberoni e ceci<a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/zuccheroezenzero/44882543785/in/dateposted/" title="Curry indiano di gamberoni e ceci"><img alt="Curry indiano di gamberoni e ceci" height="900" src="https://farm5.staticflickr.com/4898/44882543785_4d22e78434_b.jpg" width="600" /></a><script async="" charset="utf-8" src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js"></script><br />
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<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;"><i>- post sponsorizzato -</i></span></div>
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<i> </i>La pioggia ci tiene compagnia da diversi giorni e, se non fosse per quel raggio di sole caldo e dorato che fa capolino di tanto in tanto, sembrerebbe di vivere a Londra o in qualche Paese del Nord Europa. L'atmosfera autunnale, con i suoi profumi e i suoi colori un po' caldi e un po' freddi, ci circonda e ci coccola a suo modo. L'aria frizzantina ci consente di ritrovare le coperte nascoste nell'armadio durante i mesi estivi e di riscoprire i sapori caldi e decisi dei <a href="https://zuccheroezenzero.blogspot.com/search/label/autunno" target="_blank">piatti autunnali</a>. Non vi nascondo che io in questa stagione mi sento particolarmente a mio agio e anzi: il conto alla rovescia dei giorni che mancano a Natale che spopola sui <a href="http://instagram.com/zuccheroezenzero" target="_blank">social</a>, ogni anno sempre prima, mi mette un po' d'ansia. Mi piace pensare di avere ancora tempo per cucinare la zucca, per collezionare castagne d'India da conservare in tasca e in generale per fare scorta di sensazioni autunnali. <br />
<a name='more'></a></div>
<br />
<a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/zuccheroezenzero/44882542085/in/photostream/" title="Curry indiano di gamberoni e ceci"><img alt="Curry indiano di gamberoni e ceci" height="900" src="https://farm5.staticflickr.com/4808/44882542085_aacf69b490_b.jpg" width="600" /></a><script async="" charset="utf-8" src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js"></script><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
L'arrivo della stagione fredda ci porta a rivalutare lo <i>stare in casa</i> e a vivere l'ambiente domestico come un rifugio caldo e accogliente. Preparare il pane o una torta, lavorare a maglia e, perché no, fare una scorpacciata di film e serie tv dimenticando le lancette dell'orologio che corrono veloci. E la spesa? <i>Beh</i>, ai surgelati ci pensa <a href="http://bofrost.it/" target="_blank"><b>bofrost*</b></a>.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Sul loro sito si trovano moltissimi prodotti, dal salato al dolce, che comprendono sia ingredienti al naturale sia piatti pronti. Se si sceglie di acquistare online occorrono pochissimi click e dopo qualche giorno la spesa arriva alla porta di casa. Tra l'altro la data e l'ora della consegna vengono concordate al momento dell'acquisto, per cui non si corre il rischio di essere fuori casa all'arrivo della spesa. La consegna a domicilio garantisce una perfetta conservazione dei prodotti, scongiurando l'antipatico effetto blocco di ghiaccio che si ha quando viene interrotta la catena del freddo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Tra le tante possibilità ho optato per delle code di gamberone e dei ceci, che ho impiegato in questo curry, e per della frutta che userò per preparare degli smoothies. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La ricetta di oggi è “figlia” del maltempo e della necessità di piatti caldi: si tratta di un curry indiano con gamberoni e ceci ispirato alle tante ricette di “India in cucina”. La preparazione è semplice e veloce e non richiede una dispensa particolarmente fornita di ingredienti esotici ;-)</div>
<br />
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<div style="text-align: center;">
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<fieldset style="background: #ffffff; border: 1px dashed #ffbdcc; padding: 15px; width: 570px;">
<b>Curry indiano di gamberoni e ceci</b><br />
<i>Ingredienti </i>(per 4)<br />
<ul>
<li>300 g di <a href="https://www.bofrost.it/prodotti/pesce/al-naturale-2/code-di-gamberoni/" target="_blank">code di gamberone bofrost*</a> </li>
<li>3 cm di radice di zenzero fresca</li>
<li>uno spicchio d'aglio</li>
<li>mezzo cucchiaino di curcuma in polvere</li>
<li>un pezzetto di stecca di cannella</li>
<li>2 capsule di cardamomo</li>
<li>2 chiodi di garofano</li>
<li>un cucchiaino di semi di coriandolo</li>
<li>un peperoncino secco</li>
<li>una cipolla affettata finemente</li>
<li>400 g di pomodorini in conserva (o di pelati)</li>
<li>300 g di <a href="https://www.bofrost.it/prodotti/verdure/al-naturale-1/ceci/" target="_blank">ceci bofrost*</a></li>
<li>olio evo</li>
<li>sale</li>
<li>prezzemolo fresco</li>
</ul>
<br />
<i>Procedimento</i>:<br />
<div style="text-align: justify;">
Sgusciare le code di gamberone precedentemente scongelate e privarle della vena dorsale. Metterle in una ciotola insieme allo zenzero e all'aglio sbucciati e grattugiati finemente e alla curcuma. Coprire con pellicola e lasciar insaporire per 30 minuti. Scaldare una casseruola con 6 cucchiai di olio e far soffriggere a fiamma non troppo alta la cannella con il cardamomo e i chiodi di garofano. Unire i semi di coriandolo e il peperoncino ridotti in polvere e la cipolla e far rosolare per qualche minuto. Aggiungere i pomodorini in conserva e cuocere per 5 minuti, rompendo i pomodorini con il mestolo (se si utilizzano i pelati è meglio tagliarli a pezzi prima di aggiungerli). Unire i ceci, i gamberoni e due bicchieri di acqua calda. Portare a bollore, quindi cuocere il curry per 6-7 minuti a fiamma dolce. Regolare di sale, guarnire con qualche foglia di prezzemolo e servire il curry con del riso Basmati bianco.</div>
</fieldset>
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<span style="font-size: large;"> Ti è piaciuta questa ricetta? </span> <br />
Fammelo sapere nei commenti! E se decidi di prepararla, per farmi vedere come è venuta usa l’hashtag #zuccheroezenzero!Virginia @ Zucchero e zenzerohttp://www.blogger.com/profile/12362793686076283438noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-8899129102185100687.post-32294562465160775892018-10-31T15:34:00.002+01:002018-10-31T15:35:19.052+01:00Triangoli di pasta fillo alla zucca<a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/zuccheroezenzero/45649966861/in/dateposted/" title="Pumpkin filo pies"><img alt="Pumpkin filo pies" height="900" src="https://farm2.staticflickr.com/1959/45649966861_f3bba713de_o.jpg" width="600" /></a><script async="" charset="utf-8" src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js"></script><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Quando ho scoperto dove trovare la pasta fillo nei dintorni di casa mi si è aperto un mondo. Prima di quel momento la pasta fillo faceva parte degli ingredienti introvabili, creature rare conosciute solo per sentito dire un po' come l'<a href="https://www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&cad=rja&uact=8&ved=2ahUKEwiG05at7LDeAhUNxYUKHbNTAakQFjAAegQIAhAB&url=https%3A%2F%2Fit.wikipedia.org%2Fwiki%2FHalloumi&usg=AOvVaw1XB_iqndQJahEncsg9KOBv" target="_blank">halloumi </a>o i (?) <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Citrus_%C3%97_microcarpa" target="_blank">calamansi</a>. E pensare che mi sarebbe bastato fare un giro "nell'altro supermercato" per iniziare a infagottare tutto quello che mi capitava a tiro all'interno di sottili strati di sfoglia croccante.</div>
<a name='more'></a><br />
<a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/zuccheroezenzero/44924998104/in/photostream/" title="Pumpkin filo pies"><img alt="Pumpkin filo pies" height="900" src="https://farm2.staticflickr.com/1971/44924998104_5688e609e7_o.jpg" width="600" /></a><script async="" charset="utf-8" src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js"></script><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Come è successo per tanti ingredienti, tempo fa ho avuto il <i>momento pasta fillo</i> e, complici le confezioni sempre troppo abbondanti, ho sperimentato diversi modi per utilizzarla. Il raptus ormai è passato, ma di tanto in tanto mi piace acquistarne un rotolo in sostituzione della sfoglia, oppure semplicemente per provare ricette nuove. Un giorno mi avanzavano un po' di fogli di pasta fillo e un ultimo spicchietto di zucca... Ed è così che mi sono ritrovata pima a confezionare dei triangoli ripieni di zucca e poi a sgranocchiarli in occasione di un informale aperitivo in solitaria ;-)</div>
<div style="text-align: justify;">
La ricetta è facilissima ma vi do un suggerimento: fatene tanti, perchè andranno a ruba! Ora che ci penso... Forse è per questo che le confezioni di pasta fillo sono sempre grandi!? </div>
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<fieldset style="background: #ffffff; border: 1px dashed #ffbdcc; padding: 15px; width: 570px;">
<b>Triangoli di pasta fillo alla zucca</b><br />
<i>Ingredienti </i>(per 20 pezzi):<br />
<ul>
<li>1 cipolla </li>
<li>300 g di zucca pulita </li>
<li>100 g di caciocavallo (ma anche pecorino o Parmigiano)</li>
<li>20 fogli di pasta fillo</li>
<li>sesamo nero</li>
<li>olio evo</li>
</ul>
<br />
<i>Procedimento</i>:<br />
<div style="text-align: justify;">
Mondare e tritare la cipolla e farla appassire in padella con dell'olio e una presa di sale. Unire la zucca tagliata a dadini, farla insaporire per qualche istante, quindi unire poca acqua e portarla a cottura. Trasferire il composto in una ciotola e lasciarlo intiepidire. Accendere il forno a 200°C, grattugiare il formaggio e aggiungerlo alla zucca. Tagliare la pasta fillo in 3 parti per il lungo e formare i samosa: sovrapporre 3 strisce di pasta, porre un mucchietto di ripieno sul fondo della pasta e piegare a triangolo. Spennellare i triangoli di fillo con dell'olio e cospargerli con dei semi di sesamo. Proseguire fino ad esaurimento degli ingredienti. Cuocere i samosa per circa 15 minuti o fino a doratura e servirli caldi.</div>
</fieldset>
<br />
<span style="font-size: large;">Link</span> <br />
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Fammelo sapere nei commenti! E se decidi di prepararla, per farmi vedere come è venuta usa l’hashtag #zuccheroezenzero!Virginia @ Zucchero e zenzerohttp://www.blogger.com/profile/12362793686076283438noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8899129102185100687.post-70544839146051611602018-10-25T12:30:00.001+02:002018-10-25T12:31:03.438+02:00Sarde con erbe aromatiche, pistacchi e limone in conserva<a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/zuccheroezenzero/44635107435/in/dateposted/" title="Sarde con erbe aromatiche, pistacchi e limone in conserva"><img alt="Sarde con erbe aromatiche, pistacchi e limone in conserva" height="900" src="https://farm2.staticflickr.com/1926/44635107435_d0f6291457_o.jpg" width="600" /></a><script async="" charset="utf-8" src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js"></script><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Anche a voi capita di dimenticare un certo ingrediente per un certo periodo, riscoprirlo improvvisamente e utilizzarlo in tutte le salse? A me si, e oserei dire regolarmente. La verità è che viviamo circondati da stimoli culinari, anche se non li andiamo a cercare: trasmissioni tv, ricette su giornali e riviste (anche non di cucina), home di <a href="https://www.instagram.com/zuccheroezenzero/" target="_blank">Instagram</a>... Il nostro cervello colleziona le immagini e le mette da parte, in attesa che vengano bene. E' da qui che a volte arriva un'idea, dalla dispensa della mente, per questo ci conviene circondarci solo di bellezza quando abbiamo la possibilità di scegliere...</div>
<a name='more'></a><br />
<div style="text-align: justify;">
Non so da quale reparto della dispensa mentale sia arrivato il desiderio di utilizzare come una matta i limoni in conserva, ma so che da un giorno all'altro mi è venuta voglia di aprire il barattolo che conservavo gelosamente in frigorifero. L'incontro con le sarde è stato casuale ma ben riuscito, tanto da volerlo annotare qui sul blog per i posteri ;-)</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Per chi non li conoscesse, i limoni in conserva sono dei limoni sotto sale tipici della cucina marocchina che si possono preparare facilmente a casa con dei buoni limoni non trattati. Io li preparo da qualche anno seguendo sempre la <a href="https://zuccheroezenzero.blogspot.com/2015/04/i-limoni-in-conserva-preserved-lemons.html" target="_blank">ricetta di Ottolenghi</a> che vi avevo raccontato <a href="https://zuccheroezenzero.blogspot.com/2015/04/i-limoni-in-conserva-preserved-lemons.html" target="_blank">in questo post</a>. Naturalmente si possono utilizzare anche nelle ricette italiane, un po' come ho fatto in queste sarde alla simil-beccafico, o semplicemente quando si vuole aggiungere una nota di limone più corposa e... limonosa!</div>
<div style="text-align: justify;">
Vi lascio la ricetta e un piccolo gioco: riuscite a trovare l'intruso nella foto? ;-)</div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">Prima di passare alla ricetta...</span> </div>
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Ti chiedo un piccolo favore!</div>
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<br />
<fieldset style="background: #ffffff; border: 1px dashed #ffbdcc; padding: 15px; width: 570px;">
<b>Sarde con erbe aromatiche e limone in conserva</b> <br />
<i>Ingredienti </i>(per 2)<br />
<ul>
<li>400 g di sardine</li>
<li>un mazzetto di prezzemolo</li>
<li>3-4 rametti di menta</li>
<li>3-4 rametti di basilico</li>
<li>uno spicchio di limone in conserva (circa 30 g) </li>
<li>2 cucchiai di pistacchi sgusciati</li>
<li>un limone non trattato</li>
<li>foglie di alloro</li>
<li>olio evo</li>
</ul>
<br />
<i>Procedimento</i>:<br />
<div style="text-align: justify;">
Pulire le sardine e aprirle a libretto lasciando la codina. Accendere il forno a 190°C, lavare le erbe aromatiche, privarle dei gambi e tritarle finemente insieme al limone in conserva sciacquato sotto l'acqua corrente. Ridurre i pistacchi in granella e unirli alle erbe. Farcire le sarde con un cucchiaino di ripieno, arrotolarle e porle in una pirofila oliata alternandole con foglie di alloro e fettine di limone. Infornare e cuocere per circa 15 minuti o finchè le sarde non risultano cotte. Sfornare le sarde e lasciarle raffreddare prima di servirle.</div>
</fieldset>
<br />
<br />
<span style="font-size: large;"> Ti è piaciuta questa ricetta? </span> <br />
Fammelo sapere nei commenti! E se decidi di prepararla, per farmi vedere come è venuta usa l’hashtag #zuccheroezenzero!Virginia @ Zucchero e zenzerohttp://www.blogger.com/profile/12362793686076283438noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8899129102185100687.post-48696245889701393362018-10-10T11:46:00.003+02:002018-10-10T11:47:14.660+02:00Linguine alle triglie<a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/zuccheroezenzero/31347146288/in/dateposted/" title="Linguine alle triglie"><img alt="Linguine alle triglie" height="900" src="https://farm2.staticflickr.com/1945/31347146288_64bcaf91b5_o.jpg" width="600" /></a><script async="" charset="utf-8" src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js"></script><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
La ricetta e la foto di oggi fanno tanto "estate addosso" e in effetti era così che volevo che fosse ;-) Saltando qualche post settimanale inevitabilmente mi sono ritrovata con l'archivio fuori stagione, ma poco importa. Ho comprato le prime zucche e ho iniziato a cucinare per la collezione autunno-inverno del blog per cui, tempo permettendo, entreremo presto in modalità "<a href="https://zuccheroezenzero.blogspot.com/2014/10/insalata-di-lenticchie-pere-e-nocciole.html" target="_blank">bella stagione</a>".</div>
<a name='more'></a><br />
<div style="text-align: justify;">
Mentre alcune ricette erano obbligatoriamente da rimandare all'anno prossimo, questa pasta entra di diritto nella sezione autunno (diciamo estate-autunno), perchè le triglie sono di stagione anche a ottobre. Volendo sono di stagione anche gli ultimissimi pomodorini, ma se preferite potete sostituirli con i pelati o con la passata.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La ricetta in questione non è particolarmente originale ne' innovativa, lo riconosco. Stavo sfilettando delle triglie calandomi nelle vesti di un pescivendolo e, dal nulla, mi è venuta voglia di una piatto come questo, che parlasse di Mediterraneo, di casa e anche un po' di estate :-)</div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">Prima di passare alla ricetta...</span> </div>
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<br />
<fieldset style="background: #ffffff; border: 1px dashed #ffbdcc; padding: 15px; width: 570px;">
<b>Linguine alle triglie</b><br />
<i>Ingredienti </i>(per 2):<br />
<ul>
<li>una ventina di pomodori ciliegino</li>
<li>uno spicchio d'aglio</li>
<li>un cucchiaino di triplo concentrato di pomodoro (opzionale) </li>
<li>400 g di triglie, pulite e sfilettate </li>
<li>2 cucchiai di olive taggiasche </li>
<li>2 cucchiaini di capperi ben risciacquati</li>
<li>150 g di linguine</li>
<li>olio evo</li>
<li>sale</li>
</ul>
<br />
<i>Procedimento</i>: <br />
<div style="text-align: justify;">
Lavare e asciugare i pomodorini, tagliarli in quattro e farli appassire in una padella ampia con un giro d'olio e lo spicchio d'aglio schiacciato. Far cuocere i ciliegini a fiamma moderata, aggiungendo poca acqua all'occorrenza. Unire il concentrato di pomodoro, mescolare e aggiungere i filetti di triglia opportunamente spinati. Far cuocere per qualche minuto, rompendo i filetti con un cucchiaio di legno, quindi unire le olive taggiasche e i capperi. Nel frattempo cuocere le linguine in abbondante acqua salata, scolarle molto al dente e trasferirle nel sugo di pesce. Terminare la cottura in padella, aggiungendo mano a mano un mestolino di acqua di cottura della pasta. </div>
</fieldset>
<br />
<br />
<span style="font-size: large;"> Ti è piaciuta questa ricetta? </span> <br />
Fammelo sapere nei commenti! E se decidi di prepararla, per farmi vedere come è venuta usa l’hashtag #zuccheroezenzero!Virginia @ Zucchero e zenzerohttp://www.blogger.com/profile/12362793686076283438noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8899129102185100687.post-27464313494322316502018-09-21T12:23:00.000+02:002018-09-21T12:24:37.489+02:00Schiacciata con l'uva<a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/zuccheroezenzero/44770705112/in/photostream/" title="Schiacciata con l'uva"><img alt="Schiacciata con l'uva" height="900" src="https://farm2.staticflickr.com/1894/44770705112_7a6720fcd8_o.jpg" width="600" /></a><script async="" charset="utf-8" src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js"></script><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Il mio settembre ha il sapore dell'uva e la croccantezza dei suoi semi sotto ai denti e, da qualche anno, è caratterizzato dall'irresistibile profumo della schiacciata con l'uva fragola che cuoce nel forno. Da tempo la schiacciata con l'uva è il mio rituale per salutare il nuovo anno e festeggiare l'avvicinarsi di quella che per me è la bella stagione. Cerco di non mancare mai a questo appuntamento, anche a costo di lasciare da parte il dovere, perchè il tempo per impastare la schiacciata e per ricaricare le pile con le sensazioni autunnali è preziosissimo.</div>
<a name='more'></a><br />
<a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/zuccheroezenzero/44100139374/in/photostream/" title="Schiacciata con l'uva"><img alt="Schiacciata con l'uva" height="900" src="https://farm2.staticflickr.com/1942/44100139374_16da5d2d3d_o.jpg" width="600" /></a><script async="" charset="utf-8" src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js"></script><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Quest'anno finalmente sono riuscita a fotografare la schiacciata (e l'uva fragola!) per portare la ricetta qui sul blog e sono anche felice di aver scritto il post in tempo e nella giornata più bella di settembre ;-) Una perfetta chiusura del cerchio direi...</div>
<div style="text-align: justify;">
Buon finesettimana e buon impasto a tutti!</div>
<br />
<a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/zuccheroezenzero/44820429001/in/photostream/" title="Uva fragola"><img alt="Uva fragola" height="900" src="https://farm2.staticflickr.com/1897/44820429001_6b7a83f61c_o.jpg" width="600" /></a><script async="" charset="utf-8" src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js"></script><br />
<br />
<a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/zuccheroezenzero/44820431791/in/photostream/" title="Schiacciata con l'uva"><img alt="Schiacciata con l'uva" height="900" src="https://farm2.staticflickr.com/1848/44820431791_06000246c5_o.jpg" width="600" /></a><script async="" charset="utf-8" src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js"></script><br />
<br />
<a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/zuccheroezenzero/30948712828/in/photostream/" title="Schiacciata con l'uva"><img alt="Schiacciata con l'uva" height="900" src="https://farm2.staticflickr.com/1978/30948712828_48b9707c3a_o.jpg" width="600" /></a><script async="" charset="utf-8" src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js"></script><br />
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<div style="text-align: center;">
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</div>
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<br />
<fieldset style="background: #ffffff; border: 1px dashed #ffbdcc; padding: 15px; width: 570px;">
<b>Schiacciata con l'uva</b><br />
<i>Ingredienti </i>(per una teglia da 22 cm di diametro):<br />
<ul>
<li>70 g di lievito madre</li>
<li>170 g di acqua </li>
<li>150 g di farina 00</li>
<li>150 g di farina integrale</li>
<li>3 g di sale </li>
<li>350 g di uva fragola</li>
<li>olio extravergine di oliva</li>
<li>zucchero semolato</li>
</ul>
<br />
<i>Procedimento</i>:<br />
<div style="text-align: justify;">
Sciogliere il lievito madre nell'acqua; unire le farine e impastare, quindi incorporare il sale e, se necessario, aggiungere altra acqua o farina per regolare la consistenza. Quando l'impasto sarà morbido ed omogeneo coprirlo con un panno e lasciarlo riposare al riparo dalle correnti d'aria per circa 4 ore. Nel frattempo lavare l'uva e staccare gli acini dai raspi. Ungere la teglia con dell'olio e porre sul fondo un disco di carta da forno. Riprendere l'impasto e dividerlo in due parti. Stendere una delle due parti in un disco del diametro dello stampo e adagiarla sul fondo della teglia. Coprire l'impasto con metà degli acini di uva, quindi unire uno o due cucchiai di zucchero e un filo d'olio. Stendere l'altra metà di impasto e ripetere l'operazione. Fare in modo che i bordi siano ben sigillati e che l'uva aderisca all'impasto premendo gli acini sulla superficie. Coprire e lasciar riposare la schiacciata per un'altra ora, quindi cuocerla nel forno già caldo a 200°C per 25-30 minuti o fino a doratura. Sfornare la schiacciata con l'uva e lasciarla intiepidire prima di servirla.</div>
</fieldset>
<br />
<br />
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Fammelo sapere nei commenti! E se decidi di prepararla, per farmi vedere come è venuta usa l’hashtag #zuccheroezenzero!Virginia @ Zucchero e zenzerohttp://www.blogger.com/profile/12362793686076283438noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8899129102185100687.post-60072721395036332182018-09-18T12:10:00.003+02:002018-09-18T12:10:32.522+02:00Insalata di ceci con olive taggiasche e limone<a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/zuccheroezenzero/44757402131/in/dateposted/" title="Lemony chickpea salad"><img alt="Lemony chickpea salad" height="900" src="https://farm2.staticflickr.com/1846/44757402131_4674cfbca6_b.jpg" width="600" /></a><script async="" charset="utf-8" src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js"></script><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
I legumi sono di sicuro una delle categorie di ingredienti che preferisco e non mancano mai nella mia lista della spesa. Li consumo con soddisfazione più o meno una volta al giorno, alternandoli tra loro anche in funzione del tempo che ho a disposizione per la cottura, semplicemente in insalata oppure all'interno di piatti più cucinati. I miei preferiti rimangono senza dubbio i ceci, sia per il sapore neutro e "confortevole", che li rende versatilissimi, sia per la forma rotonda e il colore giallo tenue che li contraddistinguono.</div>
<a name='more'></a><br />
<div style="text-align: justify;">
I ceci si abbinano con successo a moltissimi ingredienti e in questa semplicissima insalata vi propongo l'abbinamento che forse preferisco, quello con il limone. Con l'aggiunta di una manciata di olive, capperi e qualche fogliolina di menta dei semplici ceci si trasformano in un piattino che salva la cena - ma anche il pranzo - in maniera sana e sfiziosa :-)</div>
<br />
<div style="text-align: center;">
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Ti chiedo un piccolo favore!</div>
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<b>Insalata di ceci con olive taggiasche e limone</b><br />
<i>Ingredienti </i>(per 2 come piatto unico, 4 come antipasto/contorno):<br />
<ul>
<li>200 g di ceci secchi, a mollo dalla sera prima</li>
<li>4 cucchiai di olive taggiasche</li>
<li>1 cucchiaio di cucunci (frutti di cappero)</li>
<li>un limone non trattato ben lavato</li>
<li>due rametti di menta </li>
<li>olio evo</li>
<li>sale e pepe</li>
</ul>
<br />
<i>Procedimento</i>:<br />
<div style="text-align: justify;">
Cambiare l'acqua ai ceci e farli cuocere a fiamma dolce in abbondante acqua leggermente salata finchè non risultano morbidi. Scolare i ceci e lasciarli intiepidire, quindi versarli in una terrina insieme alle olive taggiasche e ai cucunci tritati grossolanamente. Unire una o due fette di limone tagliate a spicchi e le foglioline di menta tagliate a striscioline. Condire l'insalata con succo di limone, olio extravergine, sale e pepe. Mescolare e servire.</div>
</fieldset>
<br />
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Fammelo sapere nei commenti! E se decidi di prepararla, per farmi vedere come è venuta usa l’hashtag #zuccheroezenzero!Virginia @ Zucchero e zenzerohttp://www.blogger.com/profile/12362793686076283438noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8899129102185100687.post-48857652539406009362018-09-06T12:12:00.000+02:002018-09-06T12:12:17.997+02:00Kefta di pollo alla paprika con salsa allo yogurt<a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/zuccheroezenzero/29571722727/in/dateposted/" title="Chicken kefta"><img alt="Chicken kefta" height="900" src="https://farm2.staticflickr.com/1841/29571722727_20121cee8e_o.jpg" width="600" /></a><script async="" charset="utf-8" src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js"></script><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Dell'estate mi piace la cucina veloce. Sopporto il caldo con fatica - chi come me ha la pressione bassa sa di cosa parlo - per cui difficilmente mi esalto per le classiche occupazioni estive. In compenso sono una grande sostenitrice dei <a href="https://zuccheroezenzero.blogspot.com/search/label/estate" target="_blank">piatti estivi</a>, ossia quei piatti che si preparano rapidamente, magari con quel che offre la cucina. Sono quelle che di solito chiamo <b>ricette in jeans</b>, fedeli alleate nei giorni più frenetici o semplicemente quando la pigrizia la fa da padrona. Diciamocelo: preparare dei piatti elaborati e con lunghe cotture è bellissimo e persino confortante, ma farlo tutti i giorni non è sostenibile!</div>
<a name='more'></a><br />
<div style="text-align: justify;">
Le ricette in jeans invece sono adatte alla cucina di <i>tutti i giorni</i> e sono un modo per variare con semplicità i piatti che si portano a tavola, senza trascurare il gusto e il tempo libero ;-) Il piatto di oggi si colloca comodamente in questa categoria, perchè si prepara in poche semplici mosse e gli ingredienti necessari sono più o meno presenti in tutte le cucine. Le kefta sono delle polpettine di pollo, in questo caso insaporite con la paprika e accompagnate con una deliziosa salsina a base di yogurt e menta, rinfrescante e perfetta per salutare l'estate.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Le kefta che vedete in foto sono state la mia cena di ieri, ma qualche mese fa ho preparato questo piatto, insieme ad altre 6 ricette, per il Magazine Premiaty in vendita in tutti i supermercati Sigma. Le ricette, cucinate da me e fotografate da Piermichele Borraccia, si trovano sul numero di settembre del magazine oppure a <a href="https://www.supersigma.com/magazine/sette-per-sette" target="_blank">questo indirizzo</a>. Andate a dare un'occhiata!</div>
<br />
<span style="font-size: large;"> Ti è piaciuta questa ricetta? </span> <br />
Fammelo sapere nei commenti! E se decidi di prepararla, per farmi vedere come è venuta usa l’hashtag #zuccheroezenzero!Virginia @ Zucchero e zenzerohttp://www.blogger.com/profile/12362793686076283438noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8899129102185100687.post-33479095383209393152018-08-31T13:58:00.000+02:002018-08-31T13:58:25.348+02:00Gazpacho di melone con prosciutto croccante<a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/zuccheroezenzero/30515545458/in/dateposted/" title="Melon gazpacho with crispy prosciutto"><img alt="Melon gazpacho with crispy prosciutto" height="900" src="https://farm2.staticflickr.com/1874/30515545458_af2c1cfafa_o.jpg" width="600" /></a><script async="" charset="utf-8" src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js"></script><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Le ultime ore di agosto hanno un sapore dolce e un profumo tutto loro, un misto tra il ricordo dell'estate che se ne va e l'inizio di un nuovo anno. Sento in lontananza il fruscio delle foglie secche che si rincorrono, il profumo delle prime piogge autunnali, l'aria fresca anche in pieno giorno... Non ho mai nascosto di amare l'autunno e quest'anno più che mai sono contenta dell'arrivo del <i>mio</i> settembre.</div>
<a name='more'></a><br />
<div style="text-align: justify;">
Si sa: ricominciare non è mai facile, a prescindere da <i>cosa</i>. Ultimamente sono stata un po' assente, soprattutto qui sul blog, e mi dispiaceva perdere l'occasione di fissare questo momento :-) Eccomi quindi a salutare l'estate (perchè nella mia testa l'estate finisce con agosto) con una ricetta semplicissima, da sfoderare in occasione di un'ipotetica cena di fine estate.</div>
<br />
<a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/zuccheroezenzero/29446449607/in/photostream/" title="Melon gazpacho with crispy prosciutto"><img alt="Melon gazpacho with crispy prosciutto" height="900" src="https://farm2.staticflickr.com/1863/29446449607_815e41ba16_o.jpg" width="600" /></a><script async="" charset="utf-8" src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js"></script><br />
<br />
<b>La ricetta</b><br />
<div style="text-align: justify;">
L'abbinamento prosciutto e melone mi è sempre piaciuto, soprattutto grazie alla presenza del primo dei due ingredienti, e trovo che la versione gazpacho sia un modo divertente per proporre questo grande classico dell'estate italiana. L'idea è quella di servire una zuppa fredda a base di melone con una strisciolina di prosciutto croccante, per aggiungere al contrasto dolce e salato un gioco di consistenze. Per questa ricetta manterrei il formato finger food per fare sì che il melone sia adeguatamente compensato dal prosciutto (ed evitare l'effetto smoothie!).</div>
Buon finesettimana a tutti!<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">Prima di passare alla ricetta...</span> </div>
<div style="text-align: center;">
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</div>
<br />
<fieldset style="background: #ffffff; border: 1px dashed #ffbdcc; padding: 15px; width: 570px;">
<b>Gazpacho di melone e mandorle con prosciutto croccante</b><br />
<i>Ingredienti </i>(per circa 24 bicchierini):<br />
<ul>
<li>100 g di mandorle sgusciate (messe a bagno per almeno 3-4 ore)</li>
<li>1 melone </li>
<li>4 pomodori perini</li>
<li>aceto di vino bianco</li>
<li>olio evo </li>
<li>sale e pepe</li>
<li>6 fette di prosciutto crudo</li>
</ul>
<br />
<i>Procedimento</i>:<br />
<div style="text-align: justify;">
Scolare le mandorle e frullarle con il melone e i perini tagliati a pezzi. Condire il gazpacho con l'aceto (circa 5 cucchiai ma regolarsi a piacere), un filo d'olio, sale e pepe. Frullare ancora fino ad ottenere un composto liscio. Trasferire il gazpacho nel frigorifero. Nel frattempo scaldare una padella ampia (senza grassi) e tostare il prosciutto crudo su entrambi i lati per renderlo croccante. Trasferire il prosciutto su carta assorbente e lasciarlo raffreddare. Al momento di servire frullare nuovamente il gazpacho (oppure mescolarlo molto bene), versarlo nei bicchierini e completare con una strisciolina di prosciutto croccante.</div>
</fieldset>
<br />
<br />
<br />
<span style="font-size: large;"> Ti è piaciuta questa ricetta? </span> <br />
Fammelo sapere nei commenti! E se decidi di prepararla, per farmi vedere come è venuta usa l’hashtag #zuccheroezenzero!Virginia @ Zucchero e zenzerohttp://www.blogger.com/profile/12362793686076283438noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8899129102185100687.post-44603875307454799252018-07-09T14:21:00.000+02:002018-07-09T14:22:07.671+02:00Cake salato con zucchine e pesto<a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/zuccheroezenzero/29427643028/in/dateposted/" title="Quick bread with zucchini and basil pesto"><img alt="Quick bread with zucchini and basil pesto" height="900" src="https://farm2.staticflickr.com/1824/29427643028_6723a8277d_o.jpg" width="600" /></a><script async="" charset="utf-8" src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js"></script><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Ho sempre avuto una predilezione nei confronti dei plumcake, anche se nella storia (calcolando a spanne) il numero di torte rotonde sfornate è maggiore rispetto a quello dei cake. Non conosco nemmeno io la ragione, ma una cosa è certa: i plumcake mi piacciono per la spaccatura sulla sommità del dolce, per la loro immediatezza (stampo da 25 cm => 3 uova), per il modo di affettarli e per la loro trasportabilità (le torte rotonde non stanno mica sul fondo di un sacchetto di carta). Dopo aver comprato il mitico libro sui cake di Ilona Chovancova (<a href="https://www.guidotommasi.it/guido-tommasi-editore/catalogo/cakes-dolci-e-salati" target="_blank">qui nella versione italiana</a>), ormai anni fa, mi si è aperto un mondo e da lì è nata l'esigenza di comprare diversi stampi rettangolari, di vari materiali e dimensioni, ciascuno destinato a un uso particolare. In questa casa serviva tutto tranne una nuova scusa per accumulare accessori da cucina! ;-)</div>
<a name='more'></a><br />
<a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/zuccheroezenzero/43247729352/in/photostream/" title="Quick bread with zucchini and basil pesto"><img alt="Quick bread with zucchini and basil pesto" height="900" src="https://farm2.staticflickr.com/1824/43247729352_df55a72147_o.jpg" width="600" /></a><script async="" charset="utf-8" src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js"></script><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Quel libro è una sorta di vademecum sui plumcake, un ricettario che apre gli occhi sulle infinite possibilità che offre quel formato di torta, in versione dolce ma anche salata. Ciò che apprezzo di più è il fatto che insegni, più o meno volutamente, a camminare con le proprie gambe e a creare la <i>tua</i> versione del plumcake. Non penso di aver mai riprodotto fedelmente una ricetta di quel libro, ma so di averne preparate moltissime ispirata da quelle pagine. E proprio a partire dalla sezione "les cakes comme des pains" ho creato la ricetta di questo cake con zucchine e pesto di basilico. Un plumcake che si crede un pane (un <i>quick bread</i> come direbbero gli americani) nato per finire due ingredienti che apparentemente non hanno nulla in comune, la panna e il pesto. Per dare fondo alle scorte ho utilizzato una parte di farina d'avena (ottenuta tritando finemente dei fiocchi d'avena), che ha reso questo cake decisamente friabile ma, a mio avviso, ancora più buono. Se volete delle fette più "solide", magari da utilizzare per un panino, vi consiglio di sostituire l'avena con un'altra farina più adatta agli impasti (di tipo 1, integrale, di farro...).</div>
<br />
<div style="text-align: center;">
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Ti chiedo un piccolo favore!</div>
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<fieldset style="background: #ffffff; border: 1px dashed #ffbdcc; padding: 15px; width: 570px;">
<b>Cake salato con zucchine e pesto</b><br />
<i>Ingredienti</i> (per uno stampo lungo 25 cm):<br />
<ul>
<li>300 g di zucchine</li>
<li>3 uova intere</li>
<li>300 ml di panna fresca </li>
<li>150 g di farina di tipo 1</li>
<li>150 g di fiocchi d'avena tritati finemente (farina d'avena)</li>
<li>una bustina di lievito chimico non vanigliato</li>
<li>3 cucchiai di pesto di basilico (circa 60 g)</li>
<li>sale </li>
</ul>
<br />
<i>Procedimento</i>:<br />
<div style="text-align: justify;">
Tagliare le zucchine a fette spesse circa 3 mm e poi a lamelle, cuocerle su una bistecchiera leggermente unta e lasciarle intiepidire. Accendere il forno a 180° e rivestire uno stampo da plumcke con carta da forno. In una ciotola battere le uova con la panna e una presa di sale, quindi amalgamare le due farine mescolate con il lievito. Incorporare il pesto e infine le zucchine. Versare l'impasto nello stampo da plumcake e livellarlo. Cuocere per circa 50 minuti o finchè il cake non risulterà dorato e asciutto al centro. Sfornare la torta e appena possibile rimuoverla dallo stampo per farla raffreddare completamente. Conservare il cake salato in frigorifero oppure in freezer, in questo caso già affettato e con della carta da forno tra una fetta e l'altra, e portarlo a temperatura ambiente prima di servirlo.</div>
</fieldset>
<br />
<br />
<span style="font-size: large;"> Ti è piaciuta questa ricetta? </span> <br />
Fammelo sapere nei commenti! E se decidi di prepararla, per farmi vedere come è venuta usa l’hashtag #zuccheroezenzero!Virginia @ Zucchero e zenzerohttp://www.blogger.com/profile/12362793686076283438noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8899129102185100687.post-71903162960943623062018-06-22T11:43:00.003+02:002018-06-22T11:44:09.780+02:00Insalata con ravanelli arrostiti, caprino e noci<a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/zuccheroezenzero/42047829445/in/photostream/" title="Roasted radishes salad"><img alt="Roasted radishes salad" height="900" src="https://farm2.staticflickr.com/1805/42047829445_9d2a32ef55_o.jpg" width="600" /></a><script async="" charset="utf-8" src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js"></script><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Non so se capita anche a voi ma solitamente, quando arriva la bella stagione, la tentazione di accendere il forno si fa sempre più irresistibile. La frutta estiva sembra chiamare a gran voce un plumcake per la colazione o una crostata, le torte salate (in tutte le mille declinazioni) diventano quasi irrinunciabili. Poi alcune verdure come le zucchine<i> chiedono </i>di essere cotte al forno, come se sapessero che è quello il modo migliore per esaltarle. Come si fa a dire di no quando sono proprio loro a suggerire di accendere il forno? ;-)</div>
<a name='more'></a><br />
<a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/zuccheroezenzero/41139311350/in/photostream/" title="Roasted radishes"><img alt="Roasted radishes" height="900" src="https://farm2.staticflickr.com/1805/41139311350_9756b466a3_o.jpg" width="600" /></a><script async="" charset="utf-8" src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js"></script><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Ultimamente sto scoprendo le possibilità che offrono alcune verdure semplicemente cuocendole in forno. In certi casi il loro sapore cambia totalmente, così come la consistenza, offrendo nuovi abbinamenti da sperimentare (e da assaggiare!). Ed è così che ho riscoperto i ravanelli arrostiti, protagonisti di questa semplice (ma buonissima) insalata :-)</div>
<br />
<a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/zuccheroezenzero/29076955408/in/photostream/" title="Roasted radishes salad"><img alt="Roasted radishes salad" height="900" src="https://farm2.staticflickr.com/1777/29076955408_393f6b1bdb_o.jpg" width="600" /></a><script async="" charset="utf-8" src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js"></script><br />
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<span style="font-size: large;">Prima di passare alla ricetta...</span> </div>
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<fieldset style="background: #ffffff; border: 1px dashed #ffbdcc; padding: 15px; width: 570px;">
<b>Insalata con ravanelli arrosto, caprino e noci</b><br />
<i>Ingredienti </i>(per 3-4 persone)<br />
<ul>
<li>due mazzi di ravanelli </li>
<li>100 g di rucola </li>
<li>250 g di caprino</li>
<li>noci sgusciate</li>
<li>olio evo</li>
<li>sale e pepe</li>
</ul>
<br />
<i>Procedimento</i>:<br />
<div style="text-align: justify;">
Accendere il forno a 200°. Lavare i ravanelli, dividerli in due o quattro parti e condirli con olio, sale e pepe. Disporre i ravanelli in un unico strato su una teglia rivestita di carta da forno. Cuocere i ravanelli per circa 20 minuti rigirandoli a metà cottura, sfornarli e lasciarli intiepidire. Disporre la rucola, ben lavata e asciugata, su un piatto da portata e completare con i ravanelli cotti al forno, il caprino a fiocchetti e 2-3 manciate di noci. Condire a piacere con dell'olio extravergine e servire.</div>
</fieldset>
<br />
<br />
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Fammelo sapere nei commenti! E se decidi di prepararla, per farmi vedere come è venuta usa l’hashtag #zuccheroezenzero!Virginia @ Zucchero e zenzerohttp://www.blogger.com/profile/12362793686076283438noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8899129102185100687.post-38758381600636006322018-05-31T15:23:00.004+02:002018-05-31T15:27:16.525+02:00Risotto con fave, salsiccia e limone<a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/zuccheroezenzero/41571261365/in/photostream/" title="Broad bean and sausage risotto"><img alt="Broad bean and sausage risotto" height="900" src="https://farm1.staticflickr.com/901/41571261365_200e08748b_o.jpg" width="600" /></a><script async="" charset="utf-8" src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js"></script><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Dopo aver passato più di metà della mia esistenza ad ignorare i risotti, o almeno le loro infinite potenzialità, oggi posso dire che sono uno dei miei primi preferiti. Il risotto è un piatto estremamente versatile ed è un po' come una tela bianca, una base neutra pronta ad accogliere abbinamenti tra sapori, colori e consistenze. Un po' di funghi buoni, un brodo saporito - magari di carne - qualche rametto di timo e il risotto si veste di autunno. Se invece si utilizzano ingredienti più freschi, verdi nel colore e nel sapore, ecco che il risotto diventa leggero e primaverile. Per non parlare del fatto che molti piatti e accostamenti della tradizione italiana si possono trasformare più o meno facilmente in un risotto, come nella ricetta di oggi</div>
<a name='more'></a><br />
<br />
<a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/zuccheroezenzero/42473737421/in/dateposted/" title="Broad bean and sausage risotto"><img alt="Broad bean and sausage risotto" height="900" src="https://farm1.staticflickr.com/889/42473737421_faa3cbccce_o.jpg" width="600" /></a><script async="" charset="utf-8" src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js"></script><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Fave e salame (rigorosamente di Sant'Olcese) è l'abbinamento principe della primavera genovese ed è protagonista di molte sagre organizzate in città e nei dintorni e, per quanto mi riguarda, è la scusa perfetta per mangiare qualche fetta di salame senza troppi sensi di colpa. Per trasformare questo abbinamento in risotto ho preferito utilizzare la salsiccia, non amando il salame nei piatti caldi, e devo dire che la scelta è stata vincente. La salsiccia ha dato un sapore deciso al risotto, di per sè delicato, sapore che ho rinfrescato con una grattatina di buccia di limone. Perchè <i>in fondo in fondo</i> è primavera! ;-)</div>
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">Prima di passare alla ricetta...</span> </div>
<div style="text-align: center;">
Ti chiedo un piccolo favore! Utilizza i pulsanti qui sotto per condividere questo post.</div>
<div style="text-align: center;">
Grazie! :-)<br />
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</div>
<br />
<fieldset style="background: #ffffff; border: 1px dashed #ffbdcc; padding: 15px; width: 570px;">
<b>Risotto con fave, salsiccia e limone</b><br />
<i>Ingredienti </i>(per 2 persone):<br />
<ul>
<li>600 g di fave in baccello</li>
<li>150 g di salsiccia </li>
<li>mezzo cipollotto</li>
<li>160 g di riso Arborio</li>
<li>2 cucchiai di Parmigiano grattugiato</li>
<li>olio evo</li>
<li>brodo vegetale caldo</li>
<li>sale</li>
<li>un limone bio</li>
</ul>
<br />
<i>Procedimento</i>:<br />
<div style="text-align: justify;">
Sgusciare le fave, sbollentarle in acqua salata, scolarle, raffreddarle sotto l'acqua corrente e privarle della pellicina. Passare al mixer i 3/4 delle fave, unendo se necessario poca acqua, fino ad ottenere una purea. Privare la salsiccia del budello, ridurla a pezzettini e cuocerla in una padella antiaderente priva di grassi. Trasferire la salsiccia su carta da cucina per eliminare il grasso in eccesso. Tritare il cipollotto e farlo soffriggere in una casseruola con un giro d'olio, quindi unire il riso e farlo tostare per qualche istante. Sfumare con un mestolino di brodo e iniziare la cottura del risotto. A cottura quasi ultimata aggiungere la purea di fave, le fave intere e la salsiccia. Regolare di sale se necessario. Fuori dal fuoco incorporare il Parmigiano. Impiattare, ultimare il piatto con una grattatina di buccia di limone e servire.</div>
</fieldset>
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Fammelo sapere nei commenti! E se decidi di prepararla, per farmi vedere come è venuta usa l’hashtag #zuccheroezenzero!Virginia @ Zucchero e zenzerohttp://www.blogger.com/profile/12362793686076283438noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8899129102185100687.post-75968791561246363932018-05-25T15:32:00.001+02:002018-05-25T15:39:39.025+02:00Focaccia con cipollotti e timo<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/zuccheroezenzero/27474198287/in/dateposted/" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;" title="Spring onion and thyme focaccia"><img alt="Spring onion and thyme focaccia" height="900" src="https://farm2.staticflickr.com/1746/27474198287_cc699e6ec2_o.jpg" width="600" /></a></div>
<script async="" charset="utf-8" src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js"></script><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Potrebbe sembrare che, date le mie origini, prepari <b>la focaccia</b> ogni due per tre. In realtà non è così e il motivo è anche semplice: a casa non viene mai come quella comprata, un po' come la pizza rotonda che difficilmente viene come nella pizzeria del cuore, quella che lavora bene e che ha il forno a legna. Per chi può fare un salto nella focacceria sotto casa, la strategia migliore è quella di lasciar perdere gli esperimenti (per me, nella maggior parte dei casi, frustranti) e affidarsi a chi prepara la focaccia di mestiere. E una volta trovato il fornitore di fiducia guai a mollarlo! :-)</div>
<a name='more'></a><br />
<a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/zuccheroezenzero/27474196717/in/photostream/" title="Spring onion and thyme focaccia"><img alt="Spring onion and thyme focaccia" height="900" src="https://farm1.staticflickr.com/898/27474196717_13ac2f7c82_o.jpg" width="600" /></a><script async="" charset="utf-8" src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js"></script><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
La seconda parte della strategia prevede che tutte le focacce preparate in casa non abbiano la presunzione di essere <i>come quella genovese</i> perchè, inevitabilmente, si finirebbe per fare un confronto. Questo permette di togliere un po' di pressione e di creare ogni volta qualcosa di diverso, magari cambiando farina secondo l'umore o farcitura in base alla stagione.</div>
<br />
<a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/zuccheroezenzero/28470454228/in/photostream/" title="Spring onion and thyme focaccia"><img alt="Spring onion and thyme focaccia" height="900" src="https://farm2.staticflickr.com/1734/28470454228_17d4981dc6_o.jpg" width="600" /></a><script async="" charset="utf-8" src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js"></script><br />
<br />
<div style="text-align: center;">
Eliminare le aspettative e abbracciare il risultato, apprezzandolo per la sua vera essenza.</div>
<br />
<a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/zuccheroezenzero/42343511691/in/photostream/" title="Spring onion and thyme focaccia"><img alt="Spring onion and thyme focaccia" height="900" src="https://farm1.staticflickr.com/890/42343511691_c9d6a01578_o.jpg" width="600" /></a><script async="" charset="utf-8" src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js"></script><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Questa focaccia è nata di punto in bianco, una sera di qualche giorno fa, dall'esigenza di utilizzare un po' di lievito madre. Avevo "saltato" un giro di panificazione e mi ero ritrovata con troppo lievito a ridosso del rinfresco settimanale. Il tempo di fare qualche calcolo e dopo cena ho iniziato ad impastare una focaccia in maniera del tutto rilassata e spontanea, senza scomodare<i> la macchina</i> ma ascoltando solo il suono dell'acqua e dei miei gesti.</div>
<br />
<br />
<a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/zuccheroezenzero/42343505701/in/photostream/" title="Spring onion and thyme focaccia"><img alt="Spring onion and thyme focaccia" height="900" src="https://farm2.staticflickr.com/1741/42343505701_2eedd26c81_o.jpg" width="600" /></a><script async="" charset="utf-8" src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js"></script><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Il giorno seguente, dopo gli ultimi passaggi, ho guarnito la focaccia con del cipollotto - la mia mania di ogni primavera - e qualche rametto di timo, l'ho infornata e ho atteso più o meno pazientemente l'ora di cena. E visto che il risultato ci è piaciuto molto, condivido con voi la ricetta sperando che possa esservi utile durante il finesettimana in arrivo ;-)</div>
<br />
<a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/zuccheroezenzero/28470450428/in/photostream/" title="Spring onion and thyme focaccia"><img alt="Spring onion and thyme focaccia" height="900" src="https://farm2.staticflickr.com/1743/28470450428_cf3bb6f657_o.jpg" width="600" /></a><script async="" charset="utf-8" src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js"></script><br />
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">Prima di passare alla ricetta...</span> </div>
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<fieldset style="background: #ffffff; border: 1px dashed #ffbdcc; padding: 15px; width: 570px;">
<b>Focaccia con cipollotti e timo</b><br />
<i>Ingredienti </i>(per una focaccia alta, diametro 22 cm):<br />
<ul>
<li>150 g di lievito madre *</li>
<li>210 g di acqua a temperatura ambiente</li>
<li>310 g di farina **</li>
<li>olio extravergine di oliva</li>
<li>sale fino </li>
<li>uno o due cipollotti</li>
<li>qualche rametto di timo</li>
<li>sale grosso </li>
</ul>
<br />
<i>Procedimento</i>:<br />
<div style="text-align: justify;">
La sera prima sciogliere il lievito madre nell'acqua, unire la farina e mescolare sommarimente con un cucchiaio. Lasciare in autolisi per 30 minuti, quindi incorporare un cucchiaino di sale fino e due cucchiai d'olio "piegando" l'impasto in tondo, portando i bordi dall'esterno verso l'interno, direttamente nella ciotola. Coprire e lasciar riposare per 40 minuti. Unire altri due cucchiai di olio e piegare nuovamente l'impasto. Attendere 40 minuti e ripetere l'operazione. Dopo 40 minuti piegare l'impasto e lasciarlo riposare per 20-30 minuti (a seconda della temperatura della stanza). Trascorso il riposo coprire l'impasto con la pellicola e riporlo in frigorifero per tutta la notte. (vedere lo schemino orario qui sotto)</div>
<div style="text-align: justify;">
Il mattino seguente tirare fuori l'impasto dal frigorifero e aspettare che torni a temperatura ambiente (3-5 ore a seconda della stagione). Stendere l'impasto in una teglia di 22 cm di diametro (o sulla placca del forno, in tal caso la focaccia verrà più sottile), ben oleata oppure rivestita con carta da forno, cercando di non scoppiare le bolle che si sono formate. Spennellare la focaccia con una salamoia preparata con pari quantità di acqua e olio e un pizzico di sale e far lievitare per altre 2-3 ore in un luogo tiepido. Accendere il forno a 220° e tagliare uno o due cipollotti a listarelle. Quando il forno sarà ben caldo, guarnire la focaccia con i cipollotti affondandoli delicatamente nell'impasto e spennellare con altra salamoia. Completare con qualche rametto di timo e, a piacere, dei granelli di sale grosso. Cuocere a 220° per 10 minuti, quindi abbassare a 200° e terminare la cottura (circa 40 minuti nella teglia rotonda, 20-30 minuti se si stende l'impasto sulla placca). Rimuovere la focaccia dal forno, lasciarla intiepidire e servirla.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
* il mio era in fase acida, ossia dopo una settimana dal rinfresco. Se il vostro lievito madre è fresco e attivo potete utilizzarne meno (80-100 g)</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
** io ho utilizzato un mix già pronto così composto:</div>
<div style="text-align: justify;">
- 60% di farina di grano tenero tipo 1</div>
<div style="text-align: justify;">
- 30% di farina di farro integrale</div>
<div style="text-align: justify;">
- 10% di farina di quinoa</div>
<div style="text-align: justify;">
in alternativa utilizzare o metà farina integrale e metà bianca oppure tutta di tipo 1.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Per comodità ecco il mio schemino serale:</b></div>
<div style="text-align: justify;">
ore 20:30 inizio</div>
<div style="text-align: justify;">
ore 21:00 incorporo sale e 2 cucchiai di olio</div>
<div style="text-align: justify;">
ore 21:40 aggiungo 2 cucchiai di olio e piego</div>
<div style="text-align: justify;">
ore 22:20 aggiungo 2 cucchiai di olio e piego</div>
<div style="text-align: justify;">
ore 23:00 piego</div>
<div style="text-align: justify;">
ore 23:30 trasferisco nel frigorifero</div>
</fieldset>
<br />
<br />
<br />
<span style="font-size: large;"> Ti è piaciuta questa ricetta? </span> <br />
Fammelo sapere nei commenti! E se decidi di prepararla, per farmi vedere come è venuta usa l’hashtag #zuccheroezenzero!Virginia @ Zucchero e zenzerohttp://www.blogger.com/profile/12362793686076283438noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8899129102185100687.post-28165256916237613972018-05-16T11:20:00.001+02:002018-05-16T11:20:41.862+02:00Sfogliata con asparagi, stracchino e pesto<a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/zuccheroezenzero/41425294674/in/dateposted/" title="Asparagus and basil pesto tart"><img alt="Asparagus and basil pesto tart" height="900" src="https://farm1.staticflickr.com/911/41425294674_54f1343a8a_o.jpg" width="600" /></a><script async="" charset="utf-8" src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js"></script><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Mentre la settimana scorsa pubblicavo <a href="https://zuccheroezenzero.blogspot.it/2018/05/hummus-di-fagioli-bianchi-e-carciofi.html" target="_blank">l'ultima ricetta con i carciofi</a> (l'ultima ma anche la prima della stagione, almeno per il blog), dal mio forno usciva questa torta salata. Era da un po' che meditavo di prepararne una, affascinata - non lo nego - prima dall'effetto visivo e poi dal gusto e dalla croccantezza. Non avevo idea di cosa avrei usato come base (pasta brisée? pasta sfoglia? ...oppure fillo?) ne' come ingrediente coprotagonista, ma sapevo di volere una torta rettangolare e con gli asparagi sopra. Ogni tanto noi blogger ci fissiamo con un'idea e non c'è verso di tranquillizzarci finchè non la rendiamo concreta, questa immagine che abbiamo in testa ;-)</div>
<a name='more'></a><br />
<div style="text-align: justify;">
Poco tempo dopo, visitando il blog di <a href="http://www.lagattacolpiattochescotta.com/" target="_blank">Francesca</a>, vedo che lei ne ha preparata una <a href="http://www.lagattacolpiattochescotta.com/2018/04/tarte-di-pasta-fillo-con-asparagi-ricotta-caprino-e-germogli.html" target="_blank">con la pasta fillo</a>, la ricotta, il caprino e una cascata di germogli che, solo a guardarli, mettono tantissima allegria addosso. Ed è così che la mia immagine mentale si è trasformata prima in immagine reale, da Francesca, e poi in profumi e sapori provenienti dalla mia cucina.</div>
<br />
<a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/zuccheroezenzero/28273162388/in/photostream/" title="Asparagus and basil pesto tart"><img alt="Asparagus and basil pesto tart" height="900" src="https://farm1.staticflickr.com/978/28273162388_5e71261656_o.jpg" width="600" /></a><script async="" charset="utf-8" src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js"></script><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
La scelta degli ingredienti è venuta da sè nel supermercato che <i>non </i>ha la pasta fillo (l'altro, vista l'ora, era lontano) e da lì l'idea: pasta sfoglia, stracchino e pesto. E asparagi naturalmente. Quasi ad imitare una pizza che va forte nella mia città (che è buonissima e che, tra una cosa e l'altra, non ordino mai), con pesto e stracchino. Ne è uscita una torta salata ottima, da servire come piatto unico (con una bella insalata) oppure a quadretti per l'ora dell'aperitivo. Se la fate vi consiglio di monitorare il forno e di non fare come la sottoscritta, che ha deciso di distrarsi proprio nel momento <i>clou </i>della cottura e con un forno (praticamente) nuovo ;-)</div>
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
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</div>
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<fieldset style="background: #ffffff; border: 1px dashed #ffbdcc; padding: 15px; width: 570px;">
<b>Sfogliata con asparagi, stracchino e pesto</b><br />
<i>Ingredienti </i>(per 4/6 persone):<br />
<ul>
<li>un mazzo di asparagi</li>
<li>150 g di stracchino</li>
<li>100 g di pesto di basilico </li>
<li>250 g di pasta sfoglia stesa in un rettangolo</li>
<li>latte qb</li>
<li>Parmigiano grattugiato qb</li>
<li>pinoli qb</li>
</ul>
<br />
<i>Procedimento</i>:<br />
<div style="text-align: justify;">
Lavare gli asparagi ed eliminare la parte legnosa (per farlo basta curvarli tenendo le due estremità con le mani: si spezzano nel punto giusto). Sbollentare gli asparagi, scolarli ancora croccanti e verdi e raffreddarli sotto l'acqua corrente. Accendere il forno a 200° e rivestire una teglia con carta da forno. Lavorare lo stracchino con pochissimo latte, in modo da ammorbidirlo, quindi incorporare il pesto tenendone da parte un paio di cucchiaini. Ritagliare su ciascun lato della sfoglia una striscia larga 2 cm, sovrapporla al bordo del rettangolo e ritagliare la pasta in eccesso in modo da creare una cornice. Spalmare un velo di pesto sulla pasta sfoglia precedentemente bucherellata, quindi distribuire lo stracchino e infine sistemare ordinatamente gli asparagi tagliati a metà per il lungo (tenere da parte quelli che non ci stanno per la decorazione). Spennellare i bordi di sfoglia con il latte, quindi spolverare la torta con del Parmigiano e cuocerla per circa 30 minuti o finchè la pasta sfoglia non sarà gonfia e ben dorata. Rimuovere la torta dal forno e lasciarla intiepidire prima di servirla. Completare con una manciata di pinoli tostati e con gli asparagi tenuti da parte.</div>
</fieldset>
<br />
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Fammelo sapere nei commenti! E se decidi di prepararla, per farmi vedere come è venuta usa l’hashtag #zuccheroezenzero!Virginia @ Zucchero e zenzerohttp://www.blogger.com/profile/12362793686076283438noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8899129102185100687.post-55253960191225760092018-05-09T16:42:00.000+02:002018-05-09T16:42:31.281+02:00Hummus di fagioli bianchi e carciofi<a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/zuccheroezenzero/41278090824/in/dateposted/" title="Artichoke and white beans dip"><img alt="Artichoke and white beans dip" height="900" src="https://farm1.staticflickr.com/823/41278090824_47673a3611_o.jpg" width="600" /></a><script async="" charset="utf-8" src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js"></script><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Dopo anni trascorsi a mangiare i carciofi a crudo, da un giorno all'altro ho scoperto che questi <i>fiori</i>, a mio avviso, sono molto più buoni da cotti. Quando li mangio crudi li sfoglio lentamente, come se fossero delle grosse margherite, e intingo la parte più tenera della foglia nell'olio (ma anche no). Del carciofo mangio praticamente tutto - eccetto forse le spine - e le mie parti preferite sono il gambo e il fondo, che amo riempire con poco olio buono come se fosse un bicchierino. Questo rituale si conclude ogni volta con la lingua nera e la bocca "legata", e se da piccola cercavo di lavar via il tutto con del succo di limone, oggi preferisco approfittare di questo momento per fare linguacce e ridere per il mio aspetto extraterrestre.</div>
<a name='more'></a><br />
<a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/zuccheroezenzero/41097318715/in/photostream/" title="Artichoke and white beans dip"><img alt="Artichoke and white beans dip" height="900" src="https://farm1.staticflickr.com/832/41097318715_b18dcd247c_o.jpg" width="600" /></a><script async="" charset="utf-8" src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js"></script><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
I carciofi cotti erano una presenza importante a casa dei nonni e chissà per quale motivo ho sempre pensato che, in quel modo, fossero adatti solo ai grandi. Quanto mi sbagliavo! Crescendo non solo ho scoperto di amare i carciofi cotti, ma che queste verdure sono incredibilmente versatili e si possono impiegare in moltissime ricette. Una delle mie ultime scoperte è stata questa cremina a base di fagioli (che un po' impropriamente chiamo hummus), con il quale arrivo proprio sul filo di lana. Eh sì, perchè la stagione dei carciofi è <strike>praticamente</strike> finita e ormai al mercato regnano sovrani gli asparagi ;-) Visto che qualche carciofo ancora si trova, vi lascio al volo la ricetta di questo hummus. A dir la verità la preparazione è immediata e non avrebbe nemmeno bisogno di una ricetta "formale", ma a futura memoria lascio qui le dosi e il procedimento che ho seguito.</div>
<br />
<a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/zuccheroezenzero/41278086324/in/photostream/" title="Artichoke and white beans dip"><img alt="Artichoke and white beans dip" height="900" src="https://farm1.staticflickr.com/979/41278086324_fafa3c0218_o.jpg" width="600" /></a><script async="" charset="utf-8" src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js"></script><br />
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<div style="text-align: center;">
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</div>
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<fieldset style="background: #ffffff; border: 1px dashed #ffbdcc; padding: 15px; width: 570px;">
<b>Hummus di fagioli bianchi e carciofi</b><br />
<i>Ingredienti </i>(per 4):<br />
<ul>
<li>4 carciofi </li>
<li>480 g di fagioli bianchi di Spagna cotti e ben risciacquati (2 barattoli)</li>
<li>un limone</li>
<li>olio evo</li>
<li>sale</li>
<li>prezzemolo per guarnire</li>
</ul>
<br />
<i>Procedimento</i>:<br />
<div style="text-align: justify;">
Pulire i carciofi eliminando il gambo, le foglie esterne e le spine. Scaldare una casseruola con un giro d'olio e far rosolare i carciofi, quindi porli in piedi (con la parte tagliata verso il basso), bagnare con mezzo bicchiere d'acqua e cuocere a fiamma bassa con coperchio per circa 50 minuti. Lasciar intiepidire i carciofi, quindi frullarli con i fagioli, olio extravergine e succo di limone a piacere. Regolare di sale. Trasferire l'hummus in una coppetta, guarnirlo con una spolverata di prezzemolo e servirlo con della verdura tagliata a listarelle, pane, crackers o grissini.</div>
</fieldset>
<br />
<br />
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Fammelo sapere nei commenti! E se decidi di prepararla, per farmi vedere come è venuta usa l’hashtag #zuccheroezenzero!Virginia @ Zucchero e zenzerohttp://www.blogger.com/profile/12362793686076283438noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-8899129102185100687.post-89944257828536342412018-04-18T15:10:00.001+02:002018-04-18T15:10:51.118+02:00Torta salata di bietole colorate <a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/zuccheroezenzero/41497467472/in/dateposted/" title="Rainbow chard crustless quiche"><img alt="Rainbow chard crustless quiche" height="900" src="https://farm1.staticflickr.com/877/41497467472_6218dc597e_o.jpg" width="600" /></a><script async="" charset="utf-8" src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js"></script><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Qualche giorno fa, tra gli ultimi cavolfiori e i primi asparagi, ho individuato delle bietole con la costa colorata ed è stato come ritrovarsi nella home di <a href="http://pinterest.com/zuccherozenzero/" target="_blank">Pinterest </a>o nel <i>farmers market</i> di Union Square a Manhattan. Se come me siete abituati a trovare prodotti "normali", in una realtà cittadina che a volte è più simile a quella di un piccolo paese, potete capire il mio entusiasmo. Non mi capita facilmente di trovare ortaggi fuori dall'ordinario, magari di un colore diverso o di una varietà meno diffusa, ma quando succede faccio i salti di gioia e non vedo l'ora di presentare il mio bottino all'occhio vigile della macchina fotografica.</div>
<div style="text-align: justify;">
Con queste bietole è successo proprio così.</div>
<a name='more'></a><br />
<a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/zuccheroezenzero/39729391370/in/photostream/" title="Rainbow chard"><img alt="Rainbow chard" height="900" src="https://farm1.staticflickr.com/797/39729391370_d506af9d81_o.jpg" width="600" /></a><script async="" charset="utf-8" src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js"></script><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Anche se non avevano tutte le sfumature di colore che avrei voluto, sono tornata a casa felice come una bambina. Ho tirato fuori una brocca, l'ho riempita d'acqua e ho messo a bagno le bietole esattamente come si fa con i fiori. Chi mi segue su <a href="http://instagram.com/zuccheroezenzero" target="_blank">Instagram </a>avrà sicuramente visto la foto del mio bouquet improvvisato! Queste bietole mi hanno tenuto compagnia per buona parte della giornata, finchè non è arrivato il momento di utilizzarle in una ricetta. </div>
<br />
<a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/zuccheroezenzero/41538282571/in/photostream/" title="Rainbow chard"><img alt="Rainbow chard" height="900" src="https://farm1.staticflickr.com/856/41538282571_0a172f9924_o.jpg" width="600" /></a><script async="" charset="utf-8" src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js"></script><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Dopo una rapida ricerca ho trovato <a href="http://www.greenkitchenstories.com/savory-baked-pancake-spring-greens/" target="_blank">questo pancake salato</a> raccontato qualche anno fa da David e Luise di Green Kitchen Stories. Ebbene, anche con la loro proposta è stato amore a prima vista, per cui ho deciso di utilizzarla come spunto per preparare questa ricetta. Ne è uscita una torta indubbiamente diversa dal loro pancake, ma più simile alla farcitura delle torte salate a cui siamo abituati in Italia. Leggera e saporita, con il profumo di maggiorana che mio papà ama (e cerca) nelle torte salate e con il colore delle coste che compare qua e là e che ricorda che è primavera ;-)</div>
<br />
<a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/zuccheroezenzero/39729386790/in/photostream/" title="Rainbow chard crustless quiche"><img alt="Rainbow chard crustless quiche" height="900" src="https://farm1.staticflickr.com/937/39729386790_6bb9af777f_o.jpg" width="600" /></a><script async="" charset="utf-8" src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js"></script><br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">Prima di passare alla ricetta...</span> </div>
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Ti chiedo un piccolo favore!</div>
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<fieldset style="background: #ffffff; border: 1px dashed #ffbdcc; padding: 15px; width: 570px;">
<b>Torta salata di bietole colorate (senza sfoglia) </b><br />
<i>Ingredienti </i>(per 4 come piatto unico, 8 come antipasto)<br />
<ul>
<li>un mazzo di bietole (circa 700 g)</li>
<li>una cipolla</li>
<li>4 uova</li>
<li>250 g di ricotta vaccina</li>
<li>100 g di latte intero </li>
<li>50 g di farina di segale*</li>
<li>2 cucchiai di Parmigiano grattugiato</li>
<li>1 cucchiaino colmo di foglie di maggiorana secche</li>
<li>sale e pepe</li>
</ul>
<br />
<i>Procedimento</i>:<br />
<div style="text-align: justify;">
Lavare bene le bietole eliminando tutte le impurità, quindi tagliare i gambi e le foglie a striscioline. A piacere, conservarne un paio intere per la decorazione. Affettare sottilmente la cipolla e farla rosolare in una padella ampia con un filo d'olio. Unire le bietole e farle cuocere col coperchio finchè non saranno morbide. Salare e lasciar intiepidire. Accendere il forno a 210°. rivestire una pirofila 20x25 cm con carta da forno. Amalgamare i tuorli con la ricotta, il latte, la farina, il Parmigiano, la maggiorana, sale e pepe. Montare gli albumi a neve, quindi unirli delicatamente al composto di ricotta. Incorporare le bietole cotte, versare l'impasto nella pirofila, livellarlo e decorare con le bietole tenute da parte. Cuocere per circa 40 minuti o finchè la torta non sarà rappresa al centro. Verificare la cottura con uno stuzzicadenti. Sfornare la torta di bietole e lasciarla intiepidire prima di servirla.</div>
<br />
*sostituibile con altra farina (ad esempio di frumento o di farro) o farina senza glutine (riso, grano saraceno)</fieldset>
<br />
<span style="font-size: large;"> Ti è piaciuta questa ricetta? </span> <br />
Fammelo sapere nei commenti! E se decidi di prepararla, per farmi vedere come è venuta usa l’hashtag #zuccheroezenzero!Virginia @ Zucchero e zenzerohttp://www.blogger.com/profile/12362793686076283438noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-8899129102185100687.post-33650298757408856612018-04-10T11:03:00.001+02:002018-04-10T13:29:03.188+02:00Burger di broccoli e miglio<a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/zuccheroezenzero/41343824551/in/dateposted/" title="broccoli and millet burgers"><img alt="broccoli and millet burgers" height="900" src="https://farm1.staticflickr.com/898/41343824551_85f4c7eee9_o.jpg" width="600" /></a><script async="" charset="utf-8" src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js"></script><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Arrivo di nuovo di corsa e in ginocchio sui ceci - tanto per rimanere in tema vegetariano - con l'ultima ricetta invernale (e questa volta è vero!). Incoraggiata dal grigiore di questo inizio di settimana, vorrei mostrarvi la ricetta preparata poco tempo fa per rendere giustizia all'ultimo broccolo della stagione.</div>
<a name='more'></a><br />
<div style="text-align: justify;">
Posso dire con orgoglio che questi burger sono dei miracolati, perchè sono stati approvati in pieno da tutta la famiglia. Persino mio papà li ha apprezzati, dopo un divertente siparietto che ha visto come protagonisti l'ora di pranzo imminente (e - <i>ahinoi </i>- gli stomaci borbottanti), la sottoscritta alle prese con un impasto verde e un uomo di casa che mal celava il proprio timore pensando a un piano B. Alla fine è andato tutto bene (avevate dubbi?? ;-) ) e non vi nascondo che gongolo per questa piccola vittoria!</div>
<div style="text-align: justify;">
Se vi dovesse capitare di preparare questi burger state attenti al sale: io come al solito l'ho usato con parsimonia, ma in questo caso avrei potuto aggiungere un granello di sale in più per accaparrarmi la lode ;-)</div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">Prima di passare alla ricetta...</span> </div>
<div style="text-align: center;">
Ti chiedo un piccolo favore!</div>
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Grazie! :-)<br />
<br />
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</div>
<br />
<fieldset style="background: #ffffff; border: 1px dashed #ffbdcc; padding: 15px; width: 570px;">
<b>Burger di broccoli e miglio</b><br />
<i>Ingredienti </i>(per 3 persone - 12 burger piccoli)<br />
<ul>
<li>un broccolo (circa 300 g da cotto)</li>
<li>50 g di miglio </li>
<li>2 uova intere </li>
<li>farina di ceci (circa 4 cucchiai)</li>
<li>2 cucchiai di Parmigiano grattugiato</li>
<li>150 g di yogurt greco</li>
<li>una manciata di foglie di rucola</li>
<li>olio evo</li>
<li>sale e pepe</li>
</ul>
<br />
<i>Procedimento</i>:<br />
<div style="text-align: justify;">
Lavare il broccolo e cuocerlo al dente in abbondante acqua salata o al vapore. Lasciarlo intiepidire, quindi rimuovere il gambo e tritare le cimette al coltello. Cuocere il miglio seguendo le istruzioni riportate sulla confezione, scolarlo e farlo intiepidire. Accendere il forno a 200°, possiilmente ventilato, rivestire una teglia con carta da forno e ungerla con poco olio. In una ciotola mescolare il broccolo tritato con il miglio, le uova leggermente battute, il formaggio e la farina di ceci fino ad ottenere un composto morbido e che mantenga la forma. Regolare di sale e di pepe. Con uno spallinatore per gelati ricavare 12 palline e porle sulla teglia. Appiattire i burger con le mani, spennellarli con dell'olio e infornare. Cuocere i burger per 12-13 minuti, quindi girarli e terminare la cottura per altri 6-7 minuti. Durante la cottura preparare la salsa di accompagnamento: tritare la rucola non troppo finemente e mescolarla allo yogurt greco. Condire la salsa con poco sale e un filo d'olio e trasferirla in una ciotolina. Servire i burger ancora caldi con la salsa allo yogurt e rucola.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>Note</i>:</div>
<div style="text-align: justify;">
Al posto del miglio si può utilizzare la quinoa (ricordarsi di sciacquarla bene prima di cuocerla!). La farina di ceci si può sostituire con del pan grattato o on un altro tipo di farina; per il dosaggio basarsi sulla consistenza dell'impasto. I burger si possono preparare in anticipo e si possono congelare. Basterà passarli in forno per qualche istante per ritrovarli come appena fatti.</div>
</fieldset>
<br />
<br />
<br />
<span style="font-size: large;"> Ti è piaciuta questa ricetta? </span> <br />
Fammelo sapere nei commenti! E se decidi di prepararla, per farmi vedere come è venuta usa l’hashtag #zuccheroezenzero!Virginia @ Zucchero e zenzerohttp://www.blogger.com/profile/12362793686076283438noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-8899129102185100687.post-79291143964879977702018-03-23T15:08:00.000+01:002018-03-23T15:08:29.822+01:00Spiedini con mozzarelline affumicate, cavoletti e speck<a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/zuccheroezenzero/40260905794/in/dateposted/" title="Brussel sprouts skewers"><img alt="Brussel sprouts skewers" height="900" src="https://farm5.staticflickr.com/4785/40260905794_fb281deb14_o.jpg" width="600" /></a><script async="" charset="utf-8" src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js"></script><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Anche quest'anno la <a href="https://zuccheroezenzero.blogspot.it/search/label/primavera" target="_blank">Primavera </a>è riuscita ad arrivare prima che io potessi pubblicare tutte le ricette invernali in archivio. In effetti dovevo aspettarmelo, vista la mia latitanza degli ultimi tempi, ma <i>in fondo in fondo </i>speravo di avere il tempo per raccontarle tutte e, magari, assistere al cambio di stagione seduta in poltrona. Invece è successo praticamente l'opposto e ridendo e scherzando Pasqua è vicinissima. Ma Natale non era due giorni fa?</div>
<a name='more'></a><br />
<div style="text-align: justify;">
Nonostante ciò, l'arrivo della Primavera mi rende felice perchè le tiepide giornate di sole, finalmente più lunghe, mi ricaricano di una nuova energia. </div>
<div style="text-align: justify;">
Ecco un po' di cose che vorrei fare in questa Primavera, in ordine sparso... una sorta di <i>to do list</i> da tenere sempre a mente:</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<ul style="text-align: justify;">
<li>approfittare della prima giornata calda per mangiare un gelato sotto al sole</li>
<li>portare a termine i progetti iniziati durante l'inverno</li>
<li>(provare a) non farmi rincorrere dagli impegni</li>
<li>fare una scorpacciata di fave (e di primosale... e di salame!)</li>
<li>passare più tempo all'aria aperta (da tenere a mente tutto l'anno, a prescindere dalle temperature)</li>
<li>imparare qualcosa di nuovo</li>
<li>tenere lontano il solito raffreddore primaverile a suon di zenzero</li>
</ul>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Voi avete dei propositi per questa Primavera?</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Anche dal punto di vista alimentare accolgo a braccia aperte la nuova stagione e pregusto le primizie e i piatti freschi che verranno. In questo periodo le crucifere iniziano ad annoiarmi, per cui sento il bisogno di mettere da parte i (cavol)fiori invernali per dedicarmi al brillante verde primaverile.</div>
<div style="text-align: justify;">
In attesa che il cambio di stagione arrivi per davvero anche sui banchi del mercato, cerco di reinventare gli ultimi cavoli che mi capitano a tiro, giocando con le spezie e con le cotture. Quella che vi presento oggi è una ricetta che ho preparato un po' di tempo fa e che è stata fin da subito un colpo di fulmine, tanto da farla due volte di fila (cosa che accade di rado!). Sono dei semplici spiedini, ideali all'ora dell'aperitivo o come antipasto, davvero appetitosi e velocissimi da preparare. Vi lascio qui sotto la ricetta e il mio augurio per un luminoso finesettimana di Primavera!</div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">Prima di passare alla ricetta...</span></div>
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</div>
<br />
<fieldset style="background: #ffffff; border: 1px dashed #ffbdcc; padding: 15px; width: 570px;">
<b>Spiedini con mozzarelline affumicate, cavoletti e speck</b><br />
<i>Ingredienti </i>(per 10 spiedini):<br />
<ul>
<li>10 cavoletti di Bruxelles</li>
<li>10 fette di speck</li>
<li>10 mozzarelline affumicate</li>
<li>olio evo</li>
</ul>
<br />
<i>Procedimento</i>:<br />
<div style="text-align: justify;">
Mondare i cavoletti, cuocerli in acqua bollente finchè non diventano teneri, scolarli e lasciarli intiepidire. Piegare una fetta di speck a metà per il lungo ed utilizzarla per avvolgere un cavoletto, chiudere con uno spiedino e infilzare una mozzarellina, quindi comporre gli altri spiedini. Spennellare gli spiedini con poco olio su tutti i lati e cuocerli su una bistecchiera ben calda per circa 5 minuti, girando a metà cottura. Servire gli spiedini ben caldi.</div>
</fieldset>
<br />
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Fammelo sapere nei commenti! E se decidi di prepararla, per farmi vedere come è venuta usa l’hashtag #zuccheroezenzero!Virginia @ Zucchero e zenzerohttp://www.blogger.com/profile/12362793686076283438noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-8899129102185100687.post-75679973631440246472018-03-09T16:08:00.006+01:002018-03-09T16:09:30.195+01:00Riso ingioiellato<a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/zuccheroezenzero/38899467690/in/dateposted/" title="Jewelled rice"><img alt="Jewelled rice" height="900" src="https://farm5.staticflickr.com/4781/38899467690_bc4fbb95fa_o.jpg" width="600" /></a><script async="" charset="utf-8" src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js"></script><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Mi piace pensare che cucinare sia un momento evocativo e non solo un gesto (quasi) indispensabile per nutrirsi. Questo si riflette nelle ricette a cui mi affido ogni giorno, nei piccoli segreti di cucina sussurrati dietro ai fornelli ma anche nei gesti compiuti inconsapevolmente, come la scelta di un preciso mestolo per mescolare il sugo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Per scoprire il potere evocativo di alcune ricette basta leggerne il titolo per ritrovarsi a viaggiare in una dimensione parallela. Ad esempio ogni volta che sfoglio <a href="http://www.guidotommasi.it/gli-illustrati/persiana.html" target="_blank">Persiana </a>e vedo la ricetta del riso ingioiellato, non posso fare a meno di proiettarmi in un'atmosfera da mille e una notte. Immagino il profumo dell'incenso, il calore del sole e il colore brillante delle gemme preziose. Dopodichè penso alla Caverna delle Meraviglie di Aladdin e a quanto mi piacerebbe rivedere quel cartone...</div>
<a name='more'></a><br />
<a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/zuccheroezenzero/26837934318/in/photostream/" title="Jewelled rice"><img alt="Jewelled rice" height="900" src="https://farm5.staticflickr.com/4782/26837934318_7cb8fe37df_o.jpg" width="600" /></a><script async="" charset="utf-8" src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js"></script><br />
<br />
<b>La ricetta</b><br />
<div style="text-align: justify;">
Questo piatto, di origine iraniana, trae il nome dai chicchi di melagrana che impreziosiscono il riso. Si tratta di un piatto a base di riso pilaf molto saporito e fragrante e che viene servito nei giorni di festa. In rete ne esistono diverse varianti che differiscono tra loro per l'uso delle spezie. Io ho optato per una versione gialla come l'oro, con la curcuma, e il risultato mi è piaciuto molto.</div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">Prima di passare alla ricetta...</span></div>
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</div>
<br />
<fieldset style="background: #ffffff; border: 1px dashed #ffbdcc; padding: 15px; width: 570px;">
<b>Riso ingioiellato</b><br />
<i>Ingredienti </i>(per 3/4):<br />
<ul>
<li>un cucchiaino di semi di cumino</li>
<li>una foglia di alloro</li>
<li>2 capsule di cardamomo schiacciate</li>
<li>1/2 cucchiaino di curcuma in polvere </li>
<li>un pizzico di cannella </li>
<li>una cipolla, mondata e tritata</li>
<li>una carota, pelata e grattugiata</li>
<li>50 g di uvetta, ammollata e strizzata</li>
<li>200 g di riso basmati risciacquato</li>
<li>il succo di una piccola arancia </li>
<li>500 ml di acqua bollente</li>
<li>50 g di mandorle sgusciate e tostate</li>
<li>i chicchi di una melagrana</li>
<li>un limone </li>
<li>prezzemolo</li>
<li>olio evo</li>
<li>sale</li>
</ul>
<br />
<i>Procedimento</i>:<br />
<div style="text-align: justify;">
In una pentola, scaldare un cucchiaio di olio e tostare i semi di cumini, l'alloro e il cardamomo per un minuto circa e mescolando spesso. Unire la curcuma e la cannella e proseguire la cottura per qualche istante. Versare nella pentola la carota, la cipolla e l'uvetta cuocere fino a che la cipolla non diventa traslucida. Unire il riso, mescolare per farlo insaporire, quindi coprire con il succo di arancia e l'acqua. Salare, portare a bollore e cuocere a fiamma bassa fino al completo assorbimento del liquido. A cottura ultimata, condire il riso con un filo d'olio, una spruzzata di succo di limone e completare con le mandorle tritate grossolanamente, una manciata di chicchi di melagrana e qualche fogliolina di prezzemolo.</div>
</fieldset>
<br />
<span style="font-size: large;"> Ti è piaciuta questa ricetta? </span> <br />
Fammelo sapere nei commenti! E se decidi di prepararla, per farmi vedere come è venuta usa l’hashtag #zuccheroezenzero!Virginia @ Zucchero e zenzerohttp://www.blogger.com/profile/12362793686076283438noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-8899129102185100687.post-24093143321925349912018-02-28T11:20:00.001+01:002018-02-28T11:20:43.628+01:00Zuppa di orzo, broccoli e cavolo nero<a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/zuccheroezenzero/40490394722/in/dateposted/" title="Broccoli soup with cavolo nero"><img alt="Broccoli soup with cavolo nero" height="900" src="https://farm5.staticflickr.com/4609/40490394722_bde16ef99f_o.jpg" width="600" /></a><script async="" charset="utf-8" src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js"></script><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Da piccola adoravo l'inverno e la neve e nelle rare occasioni in cui al telegiornale annunciavano una nevicata sulla mia città, rimanevo incredula ad aspettare i timidi fiocchi promessi. Se poi la scuola era chiusa passavo la giornata incollata alla finestra giocando a creare aloni di vapore sui vetri, godendo appieno di questo strappo alla quotidianità. Oggi sono decisamente più noiosa: amo la neve in montagna ma non in città, dove crea disagi, e sempre più spesso mi ritrovo ad apprezzare la primavera e le sue tiepide temperature. L'autunno rimane intoccabile nel mio cuore, lo sento, e so che sarà così ancora per molti anni ;-)</div>
<a name='more'></a><br />
<a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/zuccheroezenzero/26662094538/in/photostream/" title="Broccoli soup with cavolo nero"><img alt="Broccoli soup with cavolo nero" height="900" src="https://farm5.staticflickr.com/4623/26662094538_b7a96d90b0_o.jpg" width="600" /></a><script async="" charset="utf-8" src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js"></script><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Il lato positivo delle temperature artiche è il fatto di poter indugiare ancora per qualche giorno davanti a una ciotola fumante, e spesso le zuppe sono le protagoniste delle serate più fredde. In questa occasione non ho giocato con la fantasia, ma il piatto che vi racconto oggi è degno di un post solo perchè è stato una coccola in una giornata particolarmente fredda. Dunque niente di innovativo, ma un modo per salutarvi e per dirvi che, anche se ultimamente mi faccio vedere poco, ci sono e la cucina non ha mai smesso di funzionare ;-)</div>
<br />
<a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/zuccheroezenzero/40490393322/in/photostream/" title="Broccoli soup with cavolo nero"><img alt="Broccoli soup with cavolo nero" height="900" src="https://farm5.staticflickr.com/4607/40490393322_18725682a0_o.jpg" width="600" /></a><script async="" charset="utf-8" src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js"></script><br />
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<div style="text-align: center;">
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</div>
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<fieldset style="background: #ffffff; border: 1px dashed #ffbdcc; padding: 15px; width: 570px;">
<b>Zuppa di orzo, broccoli e cavolo nero</b><br />
<i>Ingredienti </i>(per 4 persone)<br />
<ul>
<li>un porro</li>
<li>un broccolo</li>
<li>due manciate abbondanti di foglie di cavolo nero (private della costola)</li>
<li>100 g di orzo perlato*</li>
<li>1 litro di brodo vegetale (o acqua) caldo</li>
<li>olio evo</li>
<li>sale e pepe </li>
</ul>
<br />
<i>Procedimento</i><br />
<div style="text-align: justify;">
Affettare il porro e farlo appassire in una casseruola con un filo d'olio. Unire il broccolo ben lavato e diviso in piccole cimette e farlo insaporire per qualche istante, infine aggiungere l'orzo. Coprire con il brodo e far cuocere per almeno 20 minuti o finchè i broccoli e l'orzo non risulteranno cotti. A metà cottura aggiungere le foglie di cavolo nero tagliate a pezzetti. Salare a piacere. Servire la zuppa ben calda, con un filo d'olio, qualche scaglia di formaggio e una spolverata di pepe.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
*utilizzare del riso per una versione priva di glutine</div>
</fieldset>
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Fammelo sapere nei commenti! E se decidi di prepararla, per farmi vedere come è venuta usa l’hashtag #zuccheroezenzero!Virginia @ Zucchero e zenzerohttp://www.blogger.com/profile/12362793686076283438noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-8899129102185100687.post-79947433448926342762018-02-02T12:20:00.000+01:002018-02-02T12:20:48.921+01:00Vellutata di porri alle mandorle e prezzemolo<a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/zuccheroezenzero/28259841269/in/dateposted/" title="Leek and almond soup"><img alt="Leek and almond soup" height="900" src="https://farm5.staticflickr.com/4767/28259841269_60de07955d_o.jpg" width="600" /></a><script async="" charset="utf-8" src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js"></script><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Febbraio mi ha colta impreparata, ma da qualche anno ho imparato che a lui piace arrivare di sorpresa. Dopotutto è il mese del Carnevale, delle frittelle e dei coriandoli sparsi ovunque, persino nei calzini. Ormai so che a gennaio piace correre, soprattutto dopo le feste, e so che mentre io sono intenta a <a href="https://zuccheroezenzero.blogspot.it/2018/01/aloo-gobi-piccante.html" target="_blank">pensare ai buoni propositi</a> la pagina del calendario gira da sola, come per magia. Se con la testa sono già in primavera (qui tra asparagi e agretti - comprati per esigenze fotografiche - mi sembra davvero di vivere qualche mese in avanti), ogni volta che esco e indosso la giacca pesante provo una sensazione di conforto. Conforto perchè mi sembra di avere ancora del tempo a disposizione, preziose giornate invernali in cui sentire il profumo del cavolfiore che arrostisce o affondare il cucchiaio in una zuppa di legumi fumante. Provo la stessa sensazione di quando suona la sveglia ma è domenica e so che posso dormire ancora un pochino. Diciamo che mi accontento di poco ;-)</div>
<br />
<a name='more'></a><br />
<br />
<b>La ricetta</b><br />
<div style="text-align: justify;">
Non c'è nulla di innovativo in una vellutata di porri e patate, anzi... Ma l'aggiunta di un latte di mandorle (molto semplificato) preparato al momento e di una salsina al prezzemolo ha reso questo piatto un pranzetto da re. Le mandorle, frullate con acqua e aggiunte a fine cottura, danno una cremosità unica con il vantaggio che non sono necessari latte o derivati per ottenere questa consistenza.</div>
<div style="text-align: justify;">
La vellutata è buona già così, molto delicata ma per nulla noiosa. A chi ama i sapori un po' più decisi consiglio di preparare anche la salsa al prezzemolo (che non è altro che prezzemolo frullato con olio), da aggiungere a piccole dosi ma anche da spalmare sul pane mentre si mangia la vellutata. </div>
<br />
<div style="text-align: center;">
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</div>
<br />
<fieldset style="background: #ffffff; border: 1px dashed #ffbdcc; padding: 15px; width: 570px;">
<b>Vellutata di porri e prezzemolo</b><br />
<i>Ingredienti </i>(per 3-4):<br />
<ul>
<li>40 g di mandorle spellate </li>
<li>un mazzo di prezzemolo</li>
<li>400 g di porro, mondato e affettato</li>
<li>400 g di patate, sbucciate e tagliate a cubetti</li>
<li>600 ml di brodo caldo (o acqua) </li>
<li>olio evo</li>
<li>sale </li>
<li>semi di papavero per guarnire</li>
</ul>
<br />
<i>Procedimento</i>:<br />
<div style="text-align: justify;">
Mettere a bagno le mandorle, lavare il prezzemolo ed eliminare i gambi. In una casseruola capiente far rosolare il porro con un filo d'olio, quindi unire le patate e farle insaporire per qualche istante. Bagnare con il brodo e far cuocere a fiamma bassa per 15-20 minuti (le patate dovranno risultare cotte). Nel frattempo frullare le foglie di prezzemolo con olio quanto basta fino ad ottenere una salsa. Ridurre in purea la vellutata, salare e unire le mandorle frullate con 400 ml di acqua. Se necessario far scaldare per qualche istante la vellutata, quindi servirla con la salsa al prezzemolo e una spolverata di semi di papavero.</div>
</fieldset>
<br />
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Fammelo sapere nei commenti! E se decidi di prepararla, per farmi vedere come è venuta usa l’hashtag #zuccheroezenzero!Virginia @ Zucchero e zenzerohttp://www.blogger.com/profile/12362793686076283438noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-8899129102185100687.post-24539346203879952472018-01-26T14:51:00.004+01:002018-01-26T14:52:40.369+01:00Orzotto con cavolo nero e burrata<a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/zuccheroezenzero/26035938708/in/dateposted/" title="Cavolo nero and burrata orzotto"><img alt="Cavolo nero and burrata orzotto" height="900" src="https://farm5.staticflickr.com/4617/26035938708_3fd51f7739_b.jpg" width="600" /></a><script async="" charset="utf-8" src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js"></script><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Se devo pensare a una ricetta rilassante, le prime cose che mi vengono in mente sono le torte e subito dopo <b>i risotti</b>. Due preparazioni diverse - una dolce e una salata - accomunate da un gesto che per alcuni può essere noioso ma che per me è la parte più divertente, ossia <b>mescolare</b>. Quando cucino mi piace coccolare gli ingredienti: amo curiosare sotto ai coperchi, cuocere a fiamma bassa e tagliare le verdure in maniera precisa. Le mie sessioni culinarie preferite sono quelle in cui la fretta è messa da parte per lasciar spazio alla <i>lentezza</i>, all'ascolto del suono che emettono gli ingredienti sotto al coltello o quando sfrigolano nell'olio caldo. Adoro cucinare quando lo stomaco non brontola per la fame, in modo da godermi tutti i passaggi evitando di velocizzare il procedimento per mangiare il prima possibile. Così anche le foto ringraziano ;-)</div>
<a name='more'></a><br />
<br />
<a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/zuccheroezenzero/39876364142/in/photostream/" title="Cavolo nero and burrata orzotto"><img alt="Cavolo nero and burrata orzotto" height="900" src="https://farm5.staticflickr.com/4717/39876364142_a739622b3b_b.jpg" width="600" /></a><script async="" charset="utf-8" src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js"></script><br />
<br />
<b>La ricetta</b><br />
<div style="text-align: justify;">
Non avevo mai pensato di utilizzare il cavolo nero in un risotto e l'occasione si è presentata un giorno in cui delle burratine e un mazzo di cavolo nero si sono ritrovati insieme nella mia cucina. Un incontro direi azzeccato, grazie anche alla freschezza del limone e alla croccantezza del pistacchio, sicuramente da proporre di nuovo. Vedrei bene questi ingredienti in versione crostino, magari tra un paio di settimane, quando la voglia di primavera si farà più insistente così come il desiderio di pietanze più <i>easy</i>. Al posto del classico riso ho utilizzato l'orzo (cucinando quindi un orzotto!), ma nulla vi vieta di utilizzare il riso per risotti che preferite.</div>
<br />
<a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/zuccheroezenzero/39876362072/in/photostream/" title="Cavolo nero and burrata orzotto"><img alt="Cavolo nero and burrata orzotto" height="900" src="https://farm5.staticflickr.com/4622/39876362072_2213a665d3_b.jpg" width="600" /></a><script async="" charset="utf-8" src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js"></script><br />
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</div>
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<fieldset style="background: #ffffff; border: 1px dashed #ffbdcc; padding: 15px; width: 570px;">
<b>Orzotto con cavolo nero e burrata</b><br />
<i>Ingredienti </i>(per 2):<br />
<ul>
<li>100 g di foglie di cavolo nero private della costola</li>
<li>un pezzetto di porro (circa 10 cm) </li>
<li>una noce di burro</li>
<li>150 g di orzo*</li>
<li>un limone bio ben lavato </li>
<li>una burratina</li>
<li>granella di pistacchio qb </li>
<li>sale</li>
</ul>
<br />
<i>Procedimento</i>:<br />
<div style="text-align: justify;">
Lavare le foglie di cavolo nero, farle bollire in abbondante acqua salata per una decina di minuti e scolarle tenendo l'acqua di cottura (servirà come brodo per cuocere l'orzotto). Frullare il cavolo nero e tenerlo da parte. Affettare il porro sottilmente e farlo appassire con il burro in un tegame. Versare l'orzo, farlo tostare per qualche secondo, quindi unire un mestolino di acqua di cottura del cavolo nero e cuocere come un risotto. Nel frattempo aprire la burrata, dividere la stracciatella dal "sacco" e tagliare quest'ultimo a pezzettini. Quando l'orzo sarà quasi cotto unire la purea di cavolo nero e un pizzico di buccia di limone grattugiata. A fine cottura incorporare l'involucro della burrata e mescolare vigorosamente per farlo sciogliere. Dividere l'orzotto nei piatti e completare con la stracciatella, una spolverata di granella di pistacchio e un nonnulla di buccia di limone grattugiata.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
* in caso di allergia o intolleranza al glutine utilizzare un riso per risotti</div>
</fieldset>
<br />
<br />
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Fammelo sapere nei commenti! E se decidi di prepararla, per farmi vedere come è venuta usa l’hashtag #zuccheroezenzero!Virginia @ Zucchero e zenzerohttp://www.blogger.com/profile/12362793686076283438noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-8899129102185100687.post-17486821498048974642018-01-19T12:18:00.004+01:002018-01-19T12:19:47.599+01:00Aloo gobi piccante<a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/zuccheroezenzero/25904797288/in/dateposted/" title="Aloo gobi"><img alt="Aloo gobi" height="900" src="https://farm5.staticflickr.com/4669/25904797288_c75cd72d43_b.jpg" width="600" /></a><script async="" charset="utf-8" src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js"></script><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Mentre nella notte del 31 dicembre si chiudeva finalmente l'ultima pagina del calendario, sotto ai fuochi d'artificio pensavo agli anni trascorsi, alla mia mentalità, al mio modo di vedere le cose. Ho avuto come un'illuminazione e ho iniziato a pensare che i buoni propositi, la maggior parte delle volte, finiscono nel cestino dopo le prime settimane dell'anno. A volte ci prefiggiamo obiettivi irraggiungibili in così poco tempo, altre volte i traguardi che fissiamo con mesi di anticipo non coincidono più con quello che vogliamo.</div>
<a name='more'></a><br />
<div style="text-align: justify;">
I miei propositi per questo nuovo anno non sono fatti di obiettivi, ma di modi. Mi piacerebbe trovare un nuovo modo di vedere le cose, più colorato e positivo. Mi piacerebbe imparare a dire <i>sì </i>con più facilità e al tempo stesso, quando serve, essere in grado di dire <i>no</i>. Vorrei che la parola d'ordine del 2018 fosse "lentezza" e vorrei riuscire a trasformare in sostanza questo vocabolo, spesso usato in maniera retorica e soprattutto solo come contrario di <i>veloce</i>.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il numero otto è morbido, pieno di curve e generoso, come due cerchi che si baciano. Quando si riposa, coricato su un fianco, diventa un infinito... Io sono curiosa di sapere dove ci porterà questo nuovo anno, e voi?</div>
<br />
<a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/zuccheroezenzero/24907002267/in/photostream/" title="Aloo gobi"><img alt="Aloo gobi" height="900" src="https://farm5.staticflickr.com/4744/24907002267_5fd7663808_b.jpg" width="600" /></a><script async="" charset="utf-8" src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js"></script><br />
<br />
<b>La ricetta</b><br />
<div style="text-align: justify;">
Il nome di questo piatto mi ha sempre fatto venire in mente un incantesimo della saga di Harry Potter ma, ahimè, le uniche porte che apre sono quelle del gusto. Si tratta di un piatto indiano a base di patate, cavolfiore e un insieme di spezie che può variare a seconda del cuoco e della dispensa. Un curry vegetale che si può accompagnare con del riso o che si può servire da solo, come contorno, per una visione più occidentale del piatto. Per me è senza dubbio un piatto coccola, caldo e saporito e per nulla punitivo :-)</div>
<br />
<div style="text-align: center;">
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</div>
</div>
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<br />
<fieldset style="background: #ffffff; border: 1px dashed #ffbdcc; padding: 15px; width: 570px;">
<b>Aloo gobi </b><br />
<i>Ingredienti </i>(per 4 persone)<br />
<ul>
<li>500 g di cavolfiore tagliato a cimette</li>
<li>500 g di patate </li>
<li>2 cucchiaini di farina di ceci</li>
<li>2 cucchiaini di paprica affumicata</li>
<li>1 spicchio d'aglio</li>
<li>1 pezzo di zenzero fresco (3-4 cm) </li>
<li>2 cucchiaini di semi di coriandolo</li>
<li>1 cucchiaino di semi di cumino</li>
<li>1 peperoncino secco piccolo* </li>
<li>1/4 di cucchiaino di semi di fienogreco</li>
<li>200 g di polpa di pomodoro</li>
<li>2 cucchiaini di triplo concentrato di pomodoro</li>
<li>olio evo</li>
<li>sale e pepe</li>
<li>riso basmati per servire</li>
</ul>
<br />
<i>Procedimento</i>:<br />
<div style="text-align: justify;">
Lavare il cavolfiore eliminando le impurità e tenerlo a bagno. Tagliare a cubetti le patate, pelate e lavate, e condirle con la farina di ceci, la paprica, sale e pepe. Pelare l'aglio e lo zenzero e tritarli finemente. Macinare i semi di coriandolo e di cumino con il peperoncino e il fienogreco. Scaldare una pentola con 4 cucchiai di olio e unire le patate. Farle rosolare per qualche istante, unire le spezie e il trito di aglio e zenzero, quindi bagnare con un bicchiere d'acqua. Far cuocere a fiamma media e con la pentola coperta parzialmente per circa 15 minuti, mescolando di tanto in tanto e aggiungendo all'occorrenza altra acqua. Le patate devono cuocere con un po' di umidità ma non devono essere immerse. Unire il cavolfiore scolato e farlo insaporire per qualche istante, quindi unire la polpa di pomodoro e il concentrato e bagnare nuovamente con poca acqua. Proseguire la cottura per altri 15 minuti o finchè la verdura non risulterà cotta ma non sfatta. Servire l'aloo gobi con del riso basmati cotto per assorbimento. </div>
<br />
* il mio era abbastanza piccante, ma la quantità dipende dal peperoncino che avete a disposizione e dal vostro gusto personale</fieldset>
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<br />
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<br />
<div style="text-align: justify;">
Ed eccoci qua, come vi avevo anticipato <a href="https://zuccheroezenzero.blogspot.it/2017/12/chowder-di-stoccafisso.html" target="_blank">mercoledì scorso</a>, con l'ultimo post prima di Natale. La prima e l'unica ricetta a tema festivo, almeno per quest'anno, se non vogliamo contare le ricette che ho scritto e fotografato per alcune riviste. Finalmente è giunto il momento di staccare dalla quotidianità e di dedicarsi agli ultimi preparativi: la spesa effettuata in orari strategici per evitare le code (chissà perchè poi l'orario scelto risulta più affollato di quello di punta ;-), la tovaglia rossa da cercare nell'armadio, le posate della festa da tirare a lucido. E poi i segnaposto, la stella di Natale che ingombra, i grissini che immancabilmente lasceranno troppe briciole sul tavolo e il cesto dei mandarini che non è mai abbastanza colmo.</div>
<a name='more'></a><br />
<a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/zuccheroezenzero/39212763581/in/photostream/" title="White chocolate bark"><img alt="White chocolate bark" height="900" src="https://farm5.staticflickr.com/4647/39212763581_86a8eb96dd_o.jpg" width="600" /></a><script async="" charset="utf-8" src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js"></script><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Mancherà sicuramente qualcosa all'appello: che sia un antipasto, un biglietto di auguri che non ha trovato il suo pacchetto o il brick di panna per il pâté. Ma se è un dono quello che manca, oggi vi lascio un'idea semplicissima che potete realizzare in queste ore di <i>attesa</i>. Sono un'accanita sostenitrice dei regali fatti in casa e in particolare mi piace pensare a delle ricette che possano accontentare tutti, non deperibili e soprattutto trasportabili. Un'altra cosa che amo sono i pacchetti e le confezioni da preparare a mano con nastri e biglietti scritti a mano. Il tutto ha un'aria casalinga e non si avvicina mai alle idee che trovo su Pinterest, ma la soddisfazione di confezionare qualcosa con le mie mani è un autoregalo a cui difficilmente rinuncio.</div>
<br />
<a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/zuccheroezenzero/38505507254/in/photostream/" title="White chocolate bark"><img alt="White chocolate bark" src="https://farm5.staticflickr.com/4599/38505507254_3138f6143c_o.jpg" width="600" /></a><script async="" charset="utf-8" src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js"></script><br />
<br />
<a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/zuccheroezenzero/24350940797/in/photostream/" title="White chocolate bark"><img alt="White chocolate bark" src="https://farm5.staticflickr.com/4589/24350940797_b361143e75_o.jpg" width="600" /></a><script async="" charset="utf-8" src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js"></script><br />
<br />
<b>La ricetta</b><br />
<div style="text-align: justify;">
Se come me siete assidui frequentatori di Pinterest, in questo periodo non vi saranno sfuggite innumerevoli foto delle chocolate bark, ossia tavolette di cioccolato tagliate a pezzi arricchite con vari ingredienti. Il procedimento è sempre lo stesso, ma le combinazioni che si possono preparare sono infinite, a partire dal tipo di cioccolato (o dall'unione dei cioccolati), fino ad arrivare alla frutta secca, quella candita, caramelle, confettini di zucchero... Oggi vi mostro una versione bianca dei chocolate bark con arancia candita, pistacchi e boccioli di rosa essiccati.</div>
<br />
<a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/zuccheroezenzero/24350942417/in/photostream/" title="White chocolate bark"><img alt="White chocolate bark" src="https://farm5.staticflickr.com/4682/24350942417_f2a835f923_o.jpg" width="600" /></a><script async="" charset="utf-8" src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js"></script><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Un'unione di ingredienti e sapori che ho pensato e messo in pratica pensando a mia mamma, che adora il cioccolato bianco e le rose. Queste barrette, dall'aria un po' mediorientale, sono perfette per le amiche dai gusti raffinati e i petali di rosa, con il loro profumo, conquisteranno sin dall'apertura della confezione. Se poi siete più fortunati di me e trovate delle rose dal colore <i>rosa </i>intenso, l'effetto sarà ancor più sorprendente.</div>
<br />
<a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/zuccheroezenzero/39212758981/in/photostream/" title="White chocolate bark"><img alt="White chocolate bark" height="900" src="https://farm5.staticflickr.com/4680/39212758981_f97baf41aa_o.jpg" width="600" /></a><script async="" charset="utf-8" src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js"></script><br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<br />
<br />
<b><span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;">Per oggi è davvero tutto e non mi resta che augurare a tutti voi un sereno Natale.</span></span></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b><span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;">Ci rileggiamo presto! :-)</span></span></b><br />
<br /></div>
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<a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/zuccheroezenzero/39185145712/in/photostream/" title="White chocolate bark"><img alt="White chocolate bark" height="900" src="https://farm5.staticflickr.com/4686/39185145712_f1845a2013_o.jpg" width="600" /></a><script async="" charset="utf-8" src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js"></script><br />
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<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">Prima di passare alla ricetta...</span> </div>
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Grazie! :-)<br />
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<fieldset style="background: #ffffff; border: 1px dashed #ffbdcc; padding: 15px; width: 570px;">
<b>Cioccolato bianco con arancia candita, pistacchi e rosa </b><br />
<i>Ingredienti </i>(per circa 20 pezzi)<br />
<ul>
<li>300 g di cioccolato bianco</li>
<li>due manciate di pistacchi sgusciati</li>
<li>due spicchi di scorza d'arancia candita</li>
<li>una manciata di boccioli di rosa (o di petali) essiccati </li>
</ul>
<i>Procedimento</i>:<br />
<div style="text-align: justify;">
Preparare una teglia 30x20 cm e rivestire il fondo con carta da forno. Tagliare i pistacchi a metà (è noioso ma dà un bell'effetto visivo) e l'arancia candita a fettine sottili. Sbriciolare i boccioli di rosa. Tritare il cioccolato al coltello e farne fondere 2/3. Il cioccolato si può fondere a bagnomaria o in microonde (in questo caso controllare spesso il cioccolato, circa ogni 15-20 secondi). Aggiungere il cioccolato rimanente e farlo fondere fuori dal fuoco, mescolando con una spatola. Lavorare per qualche istante il cioccolato per farlo raffreddare, quindi colarlo nello stampo. Muovere la teglia in modo da ricoprire tutta l'area di cioccolato, quindi guarnire con l'arancia candita, i pistacchi e la rosa. Battere la teglia sul piano di lavoro in modo da rimuovere le bolle d'aria e riporre in frigo per circa 30 minuti. Aspettare che il cioccolato sia completamente solido, quindi tagliarlo a pezzi irregolari e incartarlo a piacere.</div>
</fieldset>
<br />
<span style="font-size: large;"> Ti è piaciuta questa ricetta? </span> <br />
Fammelo sapere nei commenti! E se decidi di prepararla, per farmi vedere come è venuta usa l’hashtag #zuccheroezenzero!Virginia @ Zucchero e zenzerohttp://www.blogger.com/profile/12362793686076283438noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-8899129102185100687.post-71102062177821121102017-12-20T14:54:00.002+01:002017-12-20T14:56:22.964+01:00Chowder di stoccafisso<a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/zuccheroezenzero/25310868748/in/dateposted/" title="Stockfish chowder"><img alt="Stockfish chowder" height="900" src="https://farm5.staticflickr.com/4685/25310868748_b96bc06e9b_o.jpg" width="600" /></a><script async="" charset="utf-8" src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js"></script><br />
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<div style="text-align: justify;">Ormai ci siamo: <b>Natale </b>è davvero alle porte e questi sono i giorni in cui si respira la vera atmosfera della festa. I più previdenti devono solo pensare a come rendere ancora più <i>boccoluti </i>i nastri dei pacchetti e poi ci sono io, fermamente convinta che quest'anno, per far quadrare i conti del calendario, dicembre sia durato solo un paio di giorni... Così mi ritrovo a fare tutto all'ultimo, come capita da un po' di anni, ma inizio a pensare che lo stress aggiuntivo sia parte del Natale, così come lo sono l'albero, le tartine al salmone e la sonnolenza postprandiale. Voi invece come siete messi con i preparativi?</div><br />
<a name='more'></a><a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/zuccheroezenzero/38299445805/in/photostream/" title="Stockfish chowder"><img alt="Stockfish chowder" height="900" src="https://farm5.staticflickr.com/4732/38299445805_e78f4d259f_o.jpg" width="600" /></a><script async="" charset="utf-8" src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js"></script><br />
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<b>La ricetta</b><br />
<div style="text-align: justify;">Oggi voglio lasciarvi una ricetta che ho preparato qualche tempo fa e che mi ha particolarmente colpita, tanto da tenerla in considerazione per le cene e i pranzi di festa, magari proprio per la Vigilia. Si tratta di un <b>chowder -</b> una zuppa diffusa nei Paesi anglofoni a base di frutti di mare e insaporita con latte o panna - in questo caso preparata con stoccafisso, porri e patate. Questo è un piatto che può sollevare qualche perplessità, visto che l'abbinamento latticini e pesce risulta sempre un po' strano, ma se avrete voglia di sperimentare questa ricetta scoprirete un mondo di sapori a cui noi italiani siamo poco abituati. O forse sì, visto che in alcune zone di Italia si usa già cucinare il baccalà (e lo stoccafisso) con il latte... ;-)</div><br />
<div style="text-align: justify;">Vi lascio alla ricetta, mentre per gli auguri ci rileggiamo venerdì (spero!) con un'idea natalizia per i vostri regali golosi.</div><br />
<div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">Prima di passare alla ricetta...</span><br />
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Grazie!</div><div style="text-align: center;"><a class="goog-inline-block share-button sb-twitter" href="https://www.blogger.com/share-post.g?blogID=8899129102185100687&postID=7110206217782112110&target=twitter" target="_blank" title="Condividi su Twitter"><span class="share-button-link-text"></span></a> <a class="goog-inline-block share-button sb-facebook" href="https://www.blogger.com/share-post.g?blogID=8899129102185100687&postID=7110206217782112110&target=facebook" target="_blank" title="Condividi su Facebook"><span class="share-button-link-text">Condividi su Facebook</span></a> <a class="goog-inline-block share-button sb-pinterest" href="https://www.blogger.com/share-post.g?blogID=8899129102185100687&postID=7110206217782112110&target=pinterest" target="_blank" title="Condividi su Pinterest"><span class="share-button-link-text">Condividi su Pinterest</span></a> </div><br />
<fieldset style="background: #ffffff; border: 1px dashed #ffbdcc; padding: 15px; width: 570;"><b>Chowder di stoccafisso</b><br />
<i>Ingredienti </i>(per 4):<br />
<ul><li>350 g di stoccafisso già ammollato e pulito</li>
<li>250 g di porro</li>
<li>1 foglia di alloro </li>
<li>250 g di patate</li>
<li>350 ml di latte intero caldo</li>
<li>200 ml di brodo caldo (di pesce o vegetale)</li>
<li>burro qb</li>
<li>sale e pepe</li>
</ul><br />
<i>Procedimento</i>:<br />
<div style="text-align: justify;">Tagliare lo stoccafisso, privato della pelle e della lisca, a cubetti da circa 3 cm di lato. Lavare il porro, affettarlo non troppo sottilmente e farlo appassire a fiamma dolce con un pezzetto di burro e l'alloro. Nel frattempo pelare le patate e tagliarle a dadini da 1 cm di lato. Unire le patate al porro, far insaporire per qualche istante, quindi bagnare con il latte e il brodo. Prosegure la cottura per altri 7/8 minuti, mescolando di tanto in tanto. Unire infine lo stoccafisso e cuocere per circa 20 munuti a fiamma dolce e con coperchio, mescolando occasionalmente. Assaggiare e regolare di sale se necessario, quindi servire il chowder di stoccafisso con abbondante pepe macinato al momento e accompagnando con del pane casereccio.</div></fieldset><br />
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